Le azioni Fineco affondano nella prima seduta della settimana
Le azioni Fineco affondano nella prima seduta della settimana
Seduta da incubo per le azioni Fineco Bank che fin dal primo minuto di scambi sono finite in balia delle vendite. Il dato che si va profilando mentre ci avviciniamo al giro di boa di metà seduta non lascia spazio a dubbi: con una flessione di oltre il 5 per cento a quota 13,26 euro, il titolo Fineco è tra i peggiori in assoluto della seduta. Nel corso della mattinata le vendite sono state così forti da spingere i prezzi fino a 13,12 euro prima di una leggerissima ripresa che però non fa più di tanto testo visto che l’impostazione è tutta ribassista.
Gli effetti del sell-off si vedono soprattutto nella performance ad un anno che attualmente è in rosso di quasi il 20 per cento. Prestazione negativa anche nell’ultimo mese con il titolo in ribasso del 2 per cento.
Un dato che aggiunge ulteriore preoccupazione riguarda i volumi con oltre 5 milioni di pezzi passati di mano nel corso della mattinata. Siamo decisamente sopra la media volumi di trading che è tipica di Fineco Bank.
Dinanzi ad una flessione simile, l’investitore può procedere in due modi: o sfruttare il ribasso per comprare a sconto (è una tecnica vecchia quanto il trading ma è necessario che ci sia dei fattori a supporto di una ripartenza dei prezzi in quanto il semplice prezzo basso non è garanzia di rialzo) oppure, se la view è pessimista, speculare su un ulteriore calo dei valori con lo short trading. Broker come eToro permettono di operare in entrambi i modi.
Tornando all’andamento di Fineco nella seduta di oggi, è evidente che quando c’è un rosso così ampio ci siano motivi di reale e forte preoccupazione per spiegare il tutto.
Proprio della ragioni alla base del crollo delle azioni Fineco ci occuperemo nel prossimo paragrafo.
Le forti vendite che stanno affossando le azioni Fineco sono la reazione del mercato alla decisione degli analisti di JP Morgan di tagliare il target price sulla quotata a 13,4 euro per azione dai 14,5 euro precedenti. Un prezzo obiettivo più basso significa minore potenziale di upside (praticamente azzerato se si considera il crollo del 5 per cento in atto oggi) e del resto gli esperti della banca Usa, oramai da tempo, non suggeriscono di comprare azioni Fineco. Il rating sulla società italiana del risparmio gestito è neutral ossia l’incolore totale.
Le cattive notizie per Fineco Bank non si fermano però al downgrade sul target price. Ad impensierire gli investitori è anche la decisione di JP Morgan di inserire Fineco sotto Negative Catalyst Watch. Una mossa dettata dalla convinzione che, in occasione della prossima presentazione dei conti 2023 in programma il 6 febbraio, il management della quotata possa rivedere al ribasso la guidance sul margine di interesse (NII) del 2024 anche alla luce del previsto calo dei tassi di interesse. Nella nota diffusa dagli esperti di JP Morgan si afferma che la recente spinta negativa dei depositi e dei flussi delle masse in gestione possa alla fine pesare sul sentiment degli investitori mettendo sotto pressione sia il margine di interesse che i margini da commissione di Fineco Bank.
Insomma vero è che per adesso il rating su Fineco resta neutrale ma ci sono un bel pò di fattori di preoccupazione. E potrebbe essere proprio per questa ragione se gli investitori non prendono minimamente in considerazione la notizia dell’upgrade di target price su Fineco che è stato deciso daglki analisti di Jefferies. Questi ultimi, muovendosi in controtendenza rispetto alla valutazione di JP Morgan hanno portato il prezzo obiettivo sulla quotata del risparmio gestito da 12,2 euro a 12,6 euro, comunque sempre sotto le attuali valutazioni.
Chi volesse sfruttare la visibilità di cui sembrano godere oggi le azioni Fineco può operare con un broker CFD come eToro oppure con la stessa banca Fineco. Nel dettaglio:
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