DeFi: cos’è, a cosa serve, che prospettive ha e alcuni esempi di piattaforme di finanza decentralizzata già attive

Come ogni appassionato di criptovalute sa bene il mondo dell’industria blockchain è in perenne evoluzione e perpetua mutazione, ci sono continuamente nuove tendenze e nuove opportunità, che si succedono l’un l’altra senza soluzione di continuità; se l’anno scorso, giusto per fare un esempio, era stato l’anno delle stablecoin, quest’anno è esplosa la mania delle CBDC.

Un’altra tendenza che ha caratterizzato questo 2019, oltre al rapporto di attrazione/repulsione tra tutti i governi del mondo è le CBDC, è quella relativa alla DeFi, che poi significa semplicemente “finanza decentralizzata”; ne abbiamo accennato spesso, in questi mesi, in diversi altri articoli ma senza decidere mai di occuparcene specificatamente, per cui oggi recuperiamo questa mancanza. Intanto è importante iniziare dicendo che anche se la mania per la DeFi è iniziata quest’anno in realtà il concetto in se risale a un paio di anni fa e non è quindi nulla di particolarmente nuovo; su molti altri siti, per intenderci, troverete molto semplicemente associata la piattaforma Ethereum al concetto di DeFi e questo perché, sostanzialmente, la logica è la medesima.

Chiaramente non tutti i progetti di finanza decentralizzata devono girare su blockchain ethereum, tuttavia questa piattaforma è comunque una delle più funzionali tra quelle in circolazione, nonché quella che vanta più sviluppatori e più materiale didattico disponibile online; oltre a dover girare su blockchain, per cui essere decentralizzato, un progetto DeFi ha anche altre due caratteristiche fondamentali e cioè si avvale dell’uso degli smart contract e chiaramente opera in uno degli ambiti in cui fino ad oggi aveva operato la finanza tradizionale.

Un progetto DeFi, quindi, può agire in più ambiti differenti, può essere un exchange decentralizzato, oppure una piattaforma di custodia (con o senza il pagamento di interessi sui depositi), può agire nel campo dei prestiti e delle assicurazioni, insomma, può fare tutto ciò che prima faceva una banca ma in maniera decentralizzata, a costi inferiori e soprattutto senza doversi attenere a tutte le regole e le norme che regolano l’attività bancaria.

Per provare a capire meglio di cosa stiamo parlando sarà però necessario citare uno degli esempi di maggior successo nel mondo DeFi e cioè MakerDAO; questa piattaforma consente agli utenti di ottenere prestiti offrendo come garanzia collaterale il deposito di ETH.

Per fare tutto questo MakerDAO utilizza una stablecoin che è completamente decentralizzata e scollegata da qualunque valuta FIAT, il DAI; facciamo un esempio concreto, quando un utente effettua un deposito pari a 2000$ in ETH ha facoltà di richiedere un prestito per un massimo di 1000$, tale prestito, però, non viene erogato ne in dollari ne in ETH ma in DAI ed è proprio sull’importo erogato in DAI che si calcolano gli interessi (sempre espressi in DAI). Fino ad oggi il sistema non solo ha funzionato ma ha avuto un grande successo, con un marketcap intorno ai 100mln di dollari ed oltre 2mln di ETH vincolati, per non parlare del fatto che DAI, ancora oggi, risulta essere l’unica stablecoin non legata a una valuta fiat ad essere riuscita a mantenere il proprio valore in sostanziale parità col dollaro americano.

Funzionamento simile per tante altre piattaforme che però, oltre a concedere prestiti, permettono anche di guadagnare una rendita dai propri depositi; insomma, è esattamente quello che fa una banca, raccoglie il denaro dei clienti sui propri conti e poi lo rivende a interesse sfruttando la riserva frazionaria; sulle piattaforme decentralizzate questo avviene senza l’intervento di alcun intermediatore, semplicemente c’è un utente che deposita e un altro che preleva, sempre a fronte di un collaterale depositato, e tutto si svolge automaticamente mediante l’uso di smart contract.

I concetti propri della DeFi, per concludere, possono essere applicati in diversi settori differenti (ad esempio in ambito sanitario con le assicurazioni) e potenzialmente potrebbero rivoluzionare non solo il lavoro in ambito privato ma anche l’erogazione dei servizi pubblici in ambito statale; nelle prossime settimane proseguiremo il nostro viaggio nei progetti di finanza decentralizzata disponibili sul mercato ed entreremo più nello specifico di questo settore, per adesso accontentiamoci di aver capito cos’è una piattaforma DeFi, come funziona e quali tipi di opportunità può offrire.

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