La recente evoluzione del mercato delle criptovalute dimostra quanto le decisioni politiche possano influenzare profondamente gli asset digitali. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un’impennata significativa di Bitcoin, che ha superato la soglia degli 83.000 dollari dopo l’annuncio di una pausa tariffaria per quasi tutti i paesi. Il contesto macroeconomico, caratterizzato dalle mosse commerciali dell’amministrazione Trump, ha creato un ambiente di estrema volatilità per le criptovalute.
La situazione è iniziata mercoledì scorso durante la “Festa della Liberazione”, quando è stata imposta una tassa del 10% su importazioni da numerosi paesi, con percentuali ancora più elevate per l’Unione Europea e la Cina. Le tensioni sono ulteriormente aumentate quando i dazi cinesi sono stati incrementati prima al 104% e successivamente al 125%. Parallelamente, è stata annunciata una sospensione di 90 giorni delle tasse contro tutti gli altri paesi.
In risposta a queste notizie, Bitcoin ha mostrato oscillazioni considerevoli, scendendo sotto i 75.000 dollari in diverse occasioni, per poi risalire di quasi 9.000 dollari dopo l’annuncio della pausa tariffaria. Attualmente, la principale criptovaluta mantiene un valore superiore agli 81.000 dollari, con una capitalizzazione di mercato di 1.620 trilioni di dollari e una dominance superiore al 60%.
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XRP guida la ripresa delle altcoin con un aumento del 10%
Nel panorama delle altcoin, XRP ha registrato la performance più impressionante, con un aumento del 10% che ha portato il suo prezzo vicino ai 2 dollari. L’andamento di XRP evidenzia come le altcoin possano talvolta mostrare movimenti ancora più accentuati rispetto a Bitcoin nei periodi di maggiore volatilità del mercato.
Anche altre criptovalute hanno mostrato segnali di ripresa significativi:
- Ethereum è tornato sopra i 1.600 dollari dopo aver toccato un minimo pluriennale all’inizio della settimana
- Solana (SOL), Dogecoin (DOGE) e Cardano (ADA) hanno registrato aumenti notevoli
- TRON (TRX), Chainlink (LINK), Avalanche (AVAX), Sui (SUI) e Shiba Inu (SHIB) hanno tutti mostrato performance positive
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata di oltre 100 miliardi di dollari, avvicinandosi ai 2,7 trilioni di dollari, un segnale che l’intero ecosistema sta beneficiando di questo cambio di sentiment.
L’impatto delle guerre commerciali sugli asset digitali
Le recenti fluttuazioni del mercato evidenziano come le criptovalute stiano diventando sempre più interconnesse con l’economia globale. Le guerre commerciali e le decisioni di politica economica hanno effetti immediati e significativi sul valore degli asset digitali, dimostrando che il mercato delle criptovalute non è isolato dal resto del sistema finanziario.
Le reazioni del mercato alle notizie macroeconomiche dimostrano che gli investitori considerano le criptovalute come asset sensibili agli sviluppi geopolitici. La pausa tariffaria ha funzionato come un propulsore per guadagni immediati, suggerendo che la riduzione delle tensioni commerciali può favorire l’apprezzamento delle criptovalute.
In questo contesto di incertezza e opportunità, è fondamentale per gli investitori rimanere informati e agire con strumenti adeguati. La volatilità può rappresentare sia un rischio che un’opportunità, a seconda della preparazione e degli strumenti a disposizione.
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