La seconda meme coin per capitalizzazione ha mostrato un notevole slancio alla fine di aprile, cavalcando l’ondata positiva che ha caratterizzato l’intero settore delle criptovalute. Tuttavia, gli ultimi sette giorni hanno visto Shiba Inu perdere circa il 10% del suo valore, attestandosi attualmente intorno ai $0,0000127. Nonostante questa flessione recente, diversi indicatori suggeriscono che SHIB potrebbe essere pronto per invertire questa tendenza ribassista con un nuovo ciclo rialzista all’orizzonte.
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L’accelerazione del meccanismo di burning
Un primo segnale significativo proviene dal tasso di burning, che ha registrato un incremento superiore al 300% nell’ultima settimana. Questo ha portato all’eliminazione permanente di oltre 300 milioni di token, inviati a indirizzi inutilizzabili. Sebbene il controvalore in dollari della quantità bruciata possa sembrare ancora marginale, questa continua riduzione dell’offerta sta rendendo SHIB progressivamente più scarso, un fattore che potrebbe influenzare positivamente il prezzo a condizione che la domanda si mantenga stabile o cresca.
Introdotto nel 2022, il meccanismo di burning ha portato finora all’eliminazione di oltre 410 trilioni di token, lasciandone in circolazione circa 584,4 trilioni. Questa strategia di deflazione controllata rappresenta uno degli elementi fondamentali nella visione a lungo termine del progetto.
Il crescente sviluppo di Shibarium
Un secondo fattore potenzialmente rialzista riguarda Shibarium, la soluzione di scalabilità Layer-2 progettata specificamente per potenziare l’ecosistema Shiba Inu. Il protocollo ha recentemente superato la significativa soglia dei 200 milioni di indirizzi unici che hanno interagito con la rete, dimostrando un’adozione in costante aumento.
Particolarmente rilevante è il volume di transazioni giornaliere, che nelle ultime settimane si è mantenuto nell’ordine dei milioni, segnalando un forte coinvolgimento degli utenti. Tra gli esperti del settore che vedono in Shibarium un catalizzatore per il prezzo di SHIB figura anche Jeremie Davinci, noto sostenitore di Bitcoin, che ha espresso opinioni positive sul potenziale impatto dell’ulteriore sviluppo di questa infrastruttura.
I deflussi dagli exchange centralizzati
Il terzo segnale promettente emerge dall’analisi dei flussi di SHIB sugli exchange. I dati forniti da CryptoQuant mostrano che negli ultimi tre giorni i deflussi hanno costantemente superato gli afflussi. Questo indica che gli investitori stanno spostando le loro partecipazioni dalle piattaforme centralizzate verso soluzioni di autocustodia, una tendenza che tipicamente riduce la pressione di vendita immediata sul mercato.
Questo pattern rappresenta un’inversione rispetto a quanto osservato alla fine del mese scorso, quando dal 22 al 29 aprile gli afflussi avevano dominato la scena, creando condizioni potenzialmente ribassiste. È interessante notare come proprio in quel periodo SHIB avesse raggiunto il suo picco locale, prima di iniziare una discesa dopo il 26 aprile.
Le prospettive future
Vale la pena ricordare che anche strumenti di analisi basati sull’intelligenza artificiale come ChatGPT hanno espresso outlook positivi su SHIB, suggerendo che l’asset sia “posizionato per cavalcare la prossima ondata” di crescita nel mercato delle criptovalute. La combinazione di fattori tecnici e fondamentali potrebbe effettivamente preparare il terreno per un nuovo rally, sebbene come sempre nel mondo delle criptovalute sia necessario considerare la volatilità intrinseca di questi asset.
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