Chris Larsen, cofondatore e presidente esecutivo di Ripple, ha dato un nuovo sostegno alla campagna elettorale della vicepresidente Kamala Harris con un contributo di 10 milioni di dollari in XRP, diventando così il più grande donatore individuale del settore delle criptovalute a sostenere la candidata democratica.
Larsen ha ufficializzato la propria decisione con un post su X, con cui ha dichiarato che Harris può portare una nuova prospettiva alla tecnologia e all’innovazione delle criptovalute, esprimendo fiducia nella sua capacità di garantire la leadership degli Stati Uniti nella tecnologia globale. Non è peraltro la prima volta che Larsen supporta Harris: unendo la sua precedente donazione di 1,75 milioni di dollari a questa, il suo sostegno totale arriva a quasi 12 milioni di dollari.
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La posizione di Larsen NON è quella di Ripple
A far intendere che la posizione di Larsen NON è quella di Ripple è intervenuto prontamente l’amministratore delegato Brad Garlinghouse, che ha risposto al post di Larsen su X con una dichiarazione che sostiene il diritto del co-fondatore di appoggiare qualsiasi candidato di sua scelta.
Garlinghouse ha ribadito la necessità di cambiare immediatamente la posizione dell’attuale amministrazione nei confronti delle criptovalute, sottolineando che il settore delle criptovalute è stato preso di mira da quella che ha definito una “guerra sbagliata”.
Garlinghouse ha sottolineato che la strategia di Ripple in questo ciclo elettorale è bipartisan e che l’azienda continuerà a impegnarsi sia con i democratici che con i repubblicani per sostenere le politiche che promuovono l’innovazione della blockchain e delle criptovalute. Nel suo messaggio, Garlinghouse ha chiarito che l’obiettivo di Ripple non è la fedeltà ai partiti, ma l’avanzamento di politiche a favore della crittografia che promuovano la crescita e l’innovazione nel settore.
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