Mentre Bitcoin (BTC) fatica a mantenersi al di sopra della soglia psicologica dei 63.000$, alcuni analisti tentano di tracciare i possibili scenari di prezzo per il lungo periodo. Resta sempre attuale, e di grande interesse per gli investitori, il raffronto con l’oro, bene rifugio per antonomasia, un primato che la regina delle crypto non sembra ancora in grado di minacciare.
Quanto è cresciuto Bitcoin rispetto all’oro fino ad oggi?
L’aumento di prezzo indicato dal noto analista Peter Brandt non riguarda il breve-medio periodo, ma dovrebbe concretizzarsi entro il prossimo anno. Per l’esattezza, l’esperto ha ipotizzato che la crescita di Bitcoin supererà quella dell’oro del 400%.
Ma facciamo qualche passo indietro per capire meglio qual è il trend attuale di Bitcoin, per cominciare. Diciamo subito che da quando è stato introdotto nel mercato ad oggi, Bitcoin ha registrato un incremento della sua capitalizzazione di mercato del 350.000% circa rispetto all’oro, rispetto al quale si pone come bene rifugio alternativo.
Sappiamo che le performance passate non garantiscono alcunché sulle performance future di un asset, e Bitcoin non fa eccezione, ma quindi cosa dobbiamo aspettarci per futuro dalla regina delle crypto? Secondo alcune previsioni Bitcoin potrebbe essere vicino a innescare un nuovo movimento verso l’alto, e questo potrebbe ampliare il divario attuale con il prezzo dell’oro.
Nelle previsioni di Peter Brandt BTC +400% rispetto all’oro
Per capire quindi cosa sta per succedere, o cosa dovrebbe accadere quanto meno entro il 2025 secondo le analisi di Peter Brandt, si parte dal grafico del rapporto BTC/GLD, che ci permette di confrontare le performance dei due asset, dandoci la possibilità di stabilire qual è il tasso di adozione della regina delle crypto rispetto all’oro.
Premettendo che un incremento del suddetto rapporto indica una sovraperformance di Bitcoin rispetto all’oro in termini di capitalizzazione di mercato, l’analista Peter Brandt ritiene che questo potrebbe aumentare di oltre il 400% nel corso del 2025.
A sostegno di questa tesi Brandt porta un classico schema tecnico che è quello denominato “Inverse Head-and-Shoulders” (IH&S), in cui il pattern si sviluppa quando il prezzo forma tre minimi consecutivi, con il minimo centrale, che corrisponde nel grafico alla testa, più profondo dei minimi laterali (le spalle). Si tratta di un pattern che si forma sotto una linea di supporto comune che si chiama “neckline” appunto.
Gli analisti spiegano che questo pattern si risolve nel momento in cui i volumi di trading aumentano e il prezzo supera la neckline. In questo caso vediamo il prezzo crescere di un valore pari alla distanza massima tra la neckline e il punto più profondo della testa.
Se andiamo ad applicare quindi questo stesso principio tecnico al grafico relativo al rapporto BTC/GOLD, vediamo che il target ritalzista si attesta intorno a ‘123’. Questo vuol dire che BTC potrebbe arrivare ad essere scambiato a 123 once d’oro già dal 2025 (contro le 24 once attuali), e quindi l’aumento di valore sarebbe di 4 volte quello del nobile metallo.
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