Dovremo attendere l’inizio del prossimo anno, ma la novità è confermata: presto sarà possibile effettuare i pagamenti per i servizi cloud di Google usando le criptovalute.
A inizio 2023 inizierà infatti una fase sperimentale con la collaborazione del noto exchange Coinbase.
Nel frattempo arriva un’altra importante novità che riguarda il settore. Già a partire dalla giornata di oggi BNY Mellon, la più antica banca americana, offrirà servizi di custodia di Bitcon (BTC) ed Ethereum (ETH) ai clienti istituzionali.
Nonostante queste due importanti notizie il cosiddetto crypto winter non accenna a lasciare il posto alla tanto attesa ripresa del settore.
Il crypto winter è a prova di buone notizie
La notizia dell’apertura da parte di Google ai pagamenti in criptovalute per i suoi servizi cloud avrebbe dovuto produrre un’immediata impennata di prezzo per i vari token in circolazione, invece troviamo l’ennesima dimostrazione di quanto il mercato sia avvolto nel più gelido inverno.
Se questa notizia fosse arrivata un anno fa avrebbe fatto schizzare subito alle stelle il prezzo di Bitcoin (BTC), mentre dopo la sua pubblicazione, verso le 18 di ieri, era in calo del -0,7% scendendo fino a 19.130 dollari. Nelle stesse ore la seconda crypto per capitalizzazione di mercato, Ethereum (ETH), perdeva il -1,4% e scendeva a quota 1.290 dollari.
L’andamento del mercato delle criptovalute sembra infatti influenzato soprattutto dalle decisioni della Federal Reserve che continua ad alzare i tassi di interesse, e questo riduce drasticamente le probabilità che vi sia un rally del settore.
La Bank of New York Mellon pronta a offrire servizi di custodia per criptovalute
Una delle due buone notizie è quella che riguarda la decisione presa dalla più antica banca degli Stati Uniti, la Bank of New York Mellon. La banca, fondata nel 1784 da Alexander Mellon, primo segretario al Tesoro degli Usa, a partire dalla giornata di oggi inizierà ad offrire servizi di custodia di Bitcoin ed Ethereum ai suoi clienti istituzionali.
La nota banca americana custodirà pertanto le chiavi d’accesso necessarie per il trasferimento di tali asset, ed offrirà ai propri clienti istituzionali gli stessi servizi di contabilità che offre ai gestori di fondi per i loro portafogli di azioni, obbligazioni, materie prime e per gli altri asset in generale.
Google apre ai pagamenti in crypto per i suoi servizi cloud
La seconda buona notizia per gli appassionati di criptovalute riguarda invece Google. Il motore di ricerca più famoso del mondo ha infatti annunciato che a partire dall’inizio del 2023 accetterà i pagamenti in criptovalute per i suoi servizi cloud.
Questo sarà reso possibile grazie alla collaborazione con Coinbase. In una prima fase i pagamenti saranno possibili solo per un piccolo gruppo di clienti attivi nel settore Web3, ma ci aspettiamo che in breve tempo il servizio sarà esteso a tutti gli utenti. Google inoltre inizierà ad usare il servizio di custodia di Coinbase, Coinbase Prime.
La notizia è stata commentata da Thomas Kurian, ceo di Google Cloud, il quale ha dichiarato: “vogliamo rendere la creazione di Web3 più rapida e semplice e questa partnership con Coinbase aiuta gli sviluppatori ad avvicinarsi ulteriormente a tale obiettivo”.
“Non potremmo chiedere un partner migliore per aiutarci a realizzare la nostra visione di costruire un ponte affidabile nell’ecosistema Web3” ha invece dichiarato Brian Armstrong, co-fondatore e ceo di Coinbase. E nel frattempo il titolo del noto exchange guadagnava il +4,9% fino a $70,36.
Se vuoi entrare nel mercato delle criptovalute e iniziare a comprare asset digitali come ETH, LTC, XRP, affidati solo ad exchange sicuri e affidabili come BINANCE. Clicca qui per visitare il sito e conoscere meglio la piattaforma.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://valutevirtuali.com.