Meglio azioni Eni o Saipem? Fitch valuta le prime

La borsa di Milano si appresta a chiudere la prima seduta della settimana con il Ftse Mib sempre sopra quota 30mila punti. Il paniere di riferimento di Piazza Affari ha leggermente ritracciato nella seduta di oggi, tuttavia non viene messo in dubbio il consolidamento del rally emerso negli ultimi mesi.

indici di borsa
Ftse Mib verso un fine anno tranquillo - ValuteVirtuali

Come messo in evidenza da molti credit-analyst, è palese che i livelli di prezzi siano eccessivamente alti ed è quindi facilmente immaginabile la titubanza dei pochi compratori presenti. Il discorso è in fin dei conti molto semplice: chi comprerebbe su valutazioni così elevate? Solitamente si acquista a prezzi a sconto per cavalcare un possibile rialzo delle quotazioni. Nell’attuale situazione del Ftse Mib, acquistare azioni significa farsi carico di un bel rischio alla luce proprio degli alti livelli delle quotazioni.

E così, complice anche l’attesa per l’inizio del nuovo anno, i piccoli investitori comprano meno che in passato mentre i grandi sembrano essere seduti a guardare lo svolgersi degli eventi (magari con i portafogli belli imbottiti di titoli già acquistati nei mesi scorsi a prezzi più bassi rispetto a quelli attuali).

Morale: i volumi sul Ftse Mib sono contenuti. Deduzione logica: il trend che si è visto perfettamente in queste ultime sedute potrebbero tranquillamente proseguire anche nelle prossime. E allora cosa attendersi dal principale indice di Borsa Italiana nel breve termine (orizzonte da qui a fine anno).

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Ftse Mib in cerca di assist: calma piatta fino a fine anno?

A meno che non ci siano grandi colpi di scena, il Ftse Mib dovrebbe restare sui livelli attuali per tutto il mese di gennaio. Certo ci saranno alcune sedute al rialzo seguite magari da sessioni in rosso (movimenti tecnici) ma senza grandi scossoni.

E del resto cosa mai potrebbe accadere visto e considerato che la borsa di Milano (ma il discorso vale per tutti i mercati europei) ha già scontato il clima di attesa per i prossimi tagli della FED?

Dal punto di vista dell’analisi tecnica il verdetto è chiaro: se il Ftse Mib resterà sopra quota 29.000 punti, sarà molto difficile che ci possa essere un’inversione di rotta.

Visto e considerato che i venditori sono pochi, immaginare una flessione fino a 29mila punti è alquanto fantasioso.

E allora, volendo tirare un pò di conclusioni è impensabile un cambio di direzione del Ftse Mib. Certo, e questo chi investe in borsa lo sa bene, sui mercati, spesso, basta un assist per attivare una tendenza e spingere gli investitori a maggiore dinamismo (magari vendendo se tutto ad un tratto si dovessero palesare variabili negative) ma, calendario alla mano, non è questo lo scenario più probabile.

Qualche spunto ci potrebbe essere a livello di singole azioni e quindi non come indice nel suo insieme. Proprio su due titoli illustri del Ftse Mib concentreremo adesso la nostra attenzione: si tratta di Eni e Saipem.

Azioni Eni e Saipem sono buy? Qualche indicazione tecnica

trader al lavoro e bidone greggio Eni
Le azioni Eni sono tra quelle da comprare – ValuteVirtuali

Tra i titoli di Borsa Italiana che vale la pena tenere d’occhio in queste prime settimane del 2024 si ci sono Eni e Saipem. Questo per un motivo ben preciso: si tratta di due petroliferi e proprio il prezzo del greggio recentemente ha registrato un piccolo rimbalzo.

In questo contesto le azioni Eni oggi segnano un ribasso dello 0,33 per cento attestandosi leggermente sotto quota 15 euro mentre Saipem perde oltre il 2,3 per cento scivolando a quota 1,41 euro. Detto questo Eni e Saipem evidenziano trend molto simili anno su anno. Il titolo del Cane a Sei Zampe rispetto a un anno fa ha messo a segno un rialzo del 3,5 per cento mentre Saipem evidenzia una prestazione positiva del 17 per cento.

Dal punto di vista tecnico, Eni ha fallito per l’ennesima volta il superamento di un livello di prezzo intero a cui ha poi fatto seguito una correzione che è stata poi interrotta da una recente ripresa che ha comportato il superamento del suddetto livello.

Storicamente dopo l’ennesimo tentativo di rottura di quota 15 euro di febbraio 2023, Eni ha corretto in modo violento più volte, formando minimi crescenti compresi tra 11,686 e 12,45-12,66 euro circa che hanno condotto al recente superamento di quota 15 euro con raggiungimento del massimo relativo a quota 15,83 euro e attuale lateralità fra 15,49-15,35 e fra 15,15-14,81 euro. Detto questo se le quotazioni di Eni dovessero superare quota 15,22 euro ci potrebbe essere una spinta al rialzo con un primo supporto a quota 14,47 e un secondo a 14,20 e resistenze prima a 16,20 e poi a 16,92 euro.

Per quello che invece riguarda Saipem, dopo il grande crollo del 2022, i prezzi sono triplicati e il titolo ora si caratterizza per un andamento laterale con prezzo nella parte mediana-inferiore.

Parlando di numeri, dopo aver perso quota 1 euro, si è assistito ad un crollo ai minimi di 0,57 euro raggiunti a settembre 2022, poi ad una fase di forte volatilità tra 1,1440 euro e 1,6150 euro e quindi all’attuale momento di forte indecisione con i prezzi tra 1,5480 e 1,37 euro.

Detto ciò è possibile un nuovo rialzo per le azioni Saipem solo a seguito del superamento di quota 1,48 euro. In tal caso il primo supporto sarebbe 1,4080 euro mentre la prima resistenza a 1,5480 euro. Secondo linee a 1,3880 euro e 1,6180 euro (supporto e resistenza).

Per quello che riguarda l’analisi fondamentale, ricordiamo che nelle scorse settimane le azioni Eni sono state al centro di un report dell’agenzia di valutazione internazionale Fitch. Gli esperti hanno confermato i term issuer default rating (IDR) di Eni e il senior unsecured rating a livello “A-“. Una seconda buona notizia è il fatto che l’outlook sull’issuer default rating è stato ribadito a “stabile“.

Nella loro nota gli esperti hanno puntualizzato che il rating di riflette la posizione competitiva su larga scala e la solida posizione di costo del Cane a Sei Zampe. Secondo Fitch, inoltre, Eni può vantare solidi parametri di credito nel periodo 2023-2026.

Come investire sul Ftse Mib e sulle azioni Eni e Saipem

Nell’articolo abbiamo citato prima il Ftse Mib e poi le azioni Eni e Saipem. Per investire su tutti questi asset così diversi tra loro conservandosi la possibilità di speculare anche al ribasso (short trading) si può operare con i CFD. Si tratta di strumenti derivati che riflettono il prezzo del sottostante e non implicano possesso fisico. Due broker CFD molto interessanti sono:

  • eToro: consente di acquistare azioni reali e di speculare con i CFD al rialzo (long trading) o al ribasso (short trading) operando con la leva finanziaria. Tra gli strumenti più importanti di eToro c’è il copy trading con cui si possono replicare le strategie dei traders più bravi.

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