Enel ha incassato oggi la bocciatura di Jefferies
Enel ha incassato oggi la bocciatura di Jefferies
Giornata molto negativa per le azioni Enel che si apprestano a chiudere la prima seduta del mese di febbraio con un passivo di oltre 2 punti percentuali. Le vendite sono state costanti per tutta la mattinata tanto che il titolo è sempre stato tra i peggiori del Ftse Mib (il paniere di riferimento di Borsa Italiana limita il rosso allo 0,38 per cento). Come si può vedere dal grafico in basso la quotata del settore utility ha raggiunto un minimo intraday a 6,18 euro, appena sotto i prezzi che emergono nell’ultima mezzora di contrattazioni. Tecnicamente il titolo è avviato a chiudere la seduta sui minimi. Ovviamente un rosso di simile ampiezza ha ripercussioni anche sull’andamento mensile della quotata che ora è negativo per quasi 8 per cento.
Dinanzi a questa situazione i traders possono operare in due modi: approfittando del calo per comprare azioni Enel a prezzi più bassi oppure speculando su un ulteriore calo se le stime per l’immediato futuro sono negative. In entrambi i casi si può ricorrere al broker CFD eToro.
Tornando all’andamento di Enel, è chiaro che quando si è in presenza di un rosso così forte ci siano dei motivi specifici alla base di tutto. Una valutazione espressa dagli analisti di Jefferies potrebbe avere dato il via libera alle vendite su Enel.
Gli analisti di Jefferies avevano rating buy sulle azioni Enel e quindi in pratica ne consigliavano l’acquisto. Gli esperti però hanno rivisto la loro valutazione tagliando il rating da buy a hold e riducendo il target price dal precedente 7 euro a 6,5 euro. Una doppia bocciatura in virtù della quale le azioni Enel non sono più da comprare ma solo da tenere in portafoglio e il potenziale di upside è molto più basso rispetto a quello stimato in precedenza.
La morale del downgrade è molto chiara: non comprare azioni perchè cresceranno di molto poco rispetto ai prezzi attuali.
Nel loro report su Enel, gli analisti plaudono al piano industriale dell’utility che viene definito ragionevole e con un rendimento da dividendo attraente. Tuttavia gli esperti sono poco convinti della view ottimistica espressa da management per il 2024 ritenendo difficile che Enel possa davvero sovra – performare a causa del ribasso dei prezzi dell’energia.
Tirando quindi le somme, per gli analisti il business model di Enel resta positivo ma non sembrano esserci dei catalizzatori in grado di sostenere il titolo nel breve termine e da qui il taglio di valutazione.
Il giudizio espresso da Jefferies su Enel stride con quello di Equita che, appena ieri, aveva invece ribadito il rating buy su Enel con target price a 7,6 euro (questo prezzo obiettivo implica un buon potenziale di rialzo).
Ricordiamo che chi volesse fare trading sulle azioni Enel operando anche al ribasso (se lo desidera) può ricorrere ai contratti per differenza. Due broker CFD molto interessanti sono:
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