Dividendi azionari globali: chi ha pagato di più e chi di meno nell’ultimo anno

Nel 2023 c’è stata una pioggia di dividendi: ecco i settori più generosi e quelli che sono stati più avari

Inserire in portafoglio azioni da dividendo è la strategia che viene seguita dagli investitori che sono interessati a costruirsi una rendita continua. Per perseguire questo obiettivo è necessario essere molto accorti nella selezione dei titoli. Numerose quotate, infatti, non staccano sempre la cedola e anche tra quello che lo fanno può accadere che i dividendi non siano costanti.

indici di borsa e investitore che dorme sognando profitti
Mai così alti i dividendi staccati dalle banche nel 2023 - ValuteVirtuali

In questo contesto è certamente utile conoscere quali sono i settori che hanno staccato i dividendi più alti nel corso dell’ultimo anno e viceversa quali sono stati meno generosi con i loro azionisti. Una volta inquadrati i comparti azionari più remunerativi si può passare alla fase successiva ossia la scelta, all’interno del singolo settore, delle specifiche azioni da comprare. Per effettuare questa seconda scelta è necessario considerare altri elementi, oltre all’ammontare del dividendo, a partire proprio dal valore di borsa del titolo e dal suo potenziale di crescita.

Per i dividendi azionari globali è boom nel 2023

Il 2023 è stato un anno eccellente sul fronte dividendi. Un numero spicca su tutti: i dividendi aziendali staccati nell’ultimo anno sono stati complessivamente pari a 1,66 trilioni di dollari. Una massa immensa che è andata a rimpolpare i profitti di molti investitori. A svelare questo dato è stato il gestore patrimoniale britannico Janus Henderson che ha anche messo in risalto il ruolo preponderate avuto dai dividendi delle banche. Questi ultimi hanno rappresentato la metà della crescita complessiva.

A livello geografico, poi, ben 22 paesi tra i quali gli Stati Uniti, la Francia, la Germania, il Canada e l’Italia hanno evidenziato esborsi record per gli azionisti. In Europa i dividendi azionari sono aumentati di ben il 10,4 per cento su base annua tanto che il Vecchio Continente è diventato, secondo l’analisi del gestore, il motore chiave della crescita.

A livello globale, poi, ben l’86 per cento di tutte le società quotate ha mantenuto i dividendi in essere oppure li ha aumentati.

Il trend positivo emerso nel 2023 sembra essere destinato a proseguire anche nel 2024. Stando alle proiezioni, infatti, i dividendi globali in relazione ai conti dell’esercizio 2023, dovrebbe essere pari a 1,72 trilioni di dollari. In poche parole il record del 2023 non sarà un caso isolato e questa non può che essere una buona notizia per chi investe in azioni.

Ma quali sono i settori che hanno staccato i dividendi più alti nell’anno che si è appena chiuso? E, al contrario, quali i comparti meno generosi? Lo vedremo nel prossimo paragrafo.

Dividendi azionari globali 2023: i settori più generosi

Parlare di migliori dividendi 2023 significa parlare di banche. Come già accennato in precedenza, il settore bancario ha brillato rappresentando quasi la metà della crescita complessiva dei dividendi globali. Un primato che è stato possibile grazie agli elevati tassi di interesse e al conseguente forte incremento dei margini dei vari istituti.

Nel 2023 le più importanti banche globali tra cui colossi come JP Morgan Chase, Wells Fargo e Morgan Stanley hanno annunciato l’aumento dei rispettivi dividendi trimestrali. L’incremento delle cedole è stato possibile grazie al superamento degli stress test annuali della Federal Reserve che hanno lo scopo di stabilire la quantità di capitale che le banche possono destinare alla remunerazione degli azionisti.

Secondo il rapporto di Janus Henderson, il forte recupero che le banche hanno messo a segno dopo il periodo buio della pandemia, ha permesso il ripristino dei pagamenti delle cedole.

Come accennato in precedenza, proprio gli alti tassi di interesse delle banche centrali (FED e BCE in testa) hanno avito un ruolo fondamentale nel rialzo dei margini bancari consentendo agli istituti di pagare ai loro azionisti qualcosa come 220 miliardi di dollari in dividendi, ben il 15 per cento in più rispetto all’anno precedente.

A livello geografico, le banche dei mercati emergenti hanno avuto un ruolo importante nella crescita dei dividendi azionari globali nonostante quelle cinesi siano state tra le meno generose in assoluto.

Tirando quindi le somme, il settore bancario globale (pur con vari sfumature) è quello che ha staccato più dividendi nel 2023. Alle spalle di questo comparto si trovano poi il settore tech e quello oil anche se, in entrambi i casi, più che a livello di comparto si dovrebbe parlare di singole società del settore che hanno incrementato i dividendi. Ad esempio, per quello che riguarda l’ambito tech, le più generose sono state Microsoft e Apple mentre, in relazione al settore petrolifero, è da segnalare la pioggia di cedole arrivata da Exxon Mobil.

E per quello che riguarda gli altri settori azionari? Sicuramente bene (ma non benissimo) è andata alle quotate del comparto automotive, alimentare, servizi pubblici, ingegneria e software.

Chi ha pagato meno dividendi azionari nel 2023

E adesso le note meno piacevoli: quali sono i comparti che hanno pagato meno dividendi nel 2023? Secondo il report di Janus Henderson il comparto in assoluto meno generoso sul fronte dividendi è stato quello minerario. Il ribasso dei prezzi di molte materie prime ha finito con l’impattare sui profitti delle aziende del settore. Una situazione che ha spinto i vertici di queste quotate a ridurre la consistenza delle cedole nella migliore delle ipotesi o addirittura a cancellare del tutto la remunerazione degli azionisti.

In particolare i dividendi di BHP, Rio Tinto, Petrobras, Intel, AT&T sono stati ridotti dai rispettivi CdA. La sforbiciata è stata talmente ampia da impattare per ben il 2 per cento sull’ammontare totale dei dividendi azionari globali 2023. In altre parole se queste 5 società avessero semplicemente confermato la loro cedola, il monte dividendi complessivo dello scorso anno sarebbe stato più alto del 2 per cento.

Insomma sul fronte dei dividendi azionari globali 2024 si è venuta a realizzare una spaccatura profonda: da un lato le banche che, grazie agli alti costi del denaro, hanno incrementato come mai avvenuto le cedole e dall’altro le compagnie minerarie che, a causa del calo dei prezzi di molto commodities, hanno ridotto le cedole.

Ricordiamo che per investire in azioni ci sono due strade: o comprare azioni reali (e quindi maturare il diritto al dividendo) oppure speculare al rialzo o al ribasso con strumenti di tipo derivato come i CFD.

Due piattaforme molto note consentono di operare in entrambi i modi:

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