E’ almeno una settimana che questa voce ha iniziato a circolare sempre più insistentemente; personalmente fino ad oggi ho preferito non occuparmene bollando la cosa come FUD. Penso ancora, sinceramente, che si parli di FUD, ma visto che la voce sta acquisendo sempre più consistenza tanto vale occuparcene. Cosa sta succedendo in India? Semplice, secondo quanto riferiscono numerosi osservatori ci sarebbe in ballo un progetto interministeriale per bannare tutte le criptovalute (non solo quindi le ICO, come avvenuto in Cina, ma anche Bitcoin ed altcoin). Il disegno di legge in cantiere prenderebbe il nome di “Banning of Cryptocurrencies and Regulation of Official Digital Valute Bill 2019” e sarebbe stato distribuito tra i principali dipartimenti governativi tra cui quello degli affari economici, il consiglio centrale delle imposte dirette e indirette e lo IEPF (Fondo per l’educazione e la tutela degli investitori) su iniziativa proprio di quest’ultimo.
Ban indiano per i Bitcoin
In ballo ci sarebbe un divieto generalizzato di vendita, acquisto e emissione di criptovalute, resta però da capire quanto questa cosa sia possibile e soprattutto con quali effetti. Tentiamo di analizzare un attimo la situazione per capire di cosa stiamo parlando; se il governo indiano vietasse la vendita e l’emissione di criptovalute impedirebbe sostanzialmente la nascita dell’industria blockchain nel paese e già questa è una cosa che mi pare francamente poco probabile o quanto meno autolesionista. Per quanto riguarda il divieto d’acquisto, poi, è più facile a dirsi che a farsi; come farebbe il governo indiano ad impedire l’accesso agli exchange? In che modo il governo indiano pensa di poter contrastare gli scambi decentralizzati?
Considerando che oggi molti DEX stanno lavorando all’inclusione di valute FIAT sulle rispettive piattaforme appare assolutamente evidente che il governo indiano può certamente fare una legge che vieti l’acquisto delle criptovalute ma non avrà mai alcuno strumento per imporre questa decisione ai cittadini. Chi vorrà continuare ad acquistare criptovalute, in altre parole, continuerà a farlo infischiandosene serenamente di ciò che vuole il governo; Per tutti questi motivi considero questa notizia molto semplicemente FUD. Intendiamoci, non escludo che gli indiani possano, in tempi ragionevolmente brevi, vietare le ICO, ad esempio, o istituire una licenza pubblica che permetta di tenere sotto controllo l’attività degli exchange nel paese, ma ho seri dubbi che il governo indiano possa essere così miope e autolesionista da varare una legge che da un lato impedirebbe al paese di sviluppare una propria industria blockchain (e ricordiamo che l’India quando si parla di sviluppo tecnologico è uno dei paesi più all’avanguardia al mondo) senza dall’altro riuscire poi concretamente a bloccare tutti quei cittadini che vorranno continuare ad utilizzare e a comprare criptovalute.
La notizia, quindi, appare abbastanza sconclusionata per essere vera e il fatto che stia circolando sempre di più negli ultimi giorni significa ben poco; in ogni caso, dal momento che si vocifera che questo disegno di legge verrà presentato subito dopo che sarà definito il risultato delle politiche di quest’anno che, lo ricordiamo, sono già iniziate lo scorso 11 Aprile e si concluderanno il prossimo 19 maggio (non meravigliatevi che il voto in India duri così tanto, del resto sono chiamati alle urne quasi un miliardo di elettori), non ci vorrà ancora molto tempo per scoprire quanto questa notizia sia fondata, nel giro di due o tre mesi avremo modo di scoprire se si tratta solo di FUD o se invece c’è dietro qualcosa di concreto.
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