L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri, con un post pubblicato sul blog ufficiale coinbase ha dato notizia di aver iniziato l’iter di valutazione per la quotazione di 17 nuove monete tra le quali, per le aspettative suscitate, spicca sicuramente GRAM (il token nativo che verrà lanciato entro un paio di mesi su rete TON, acronimo di Telegram Open Network); l’azienda statunitense (ha sede a San Francisco) ha elencato i nuovi token in attesa di essere quotati e tra questi troviamo, oltre a TON, altre monete molto interessanti come Solana, Kadena e MobileCoin, ma il grosso sono per lo più sconosciute al grande pubblico come Avalanche, Celo, Chia, Coda, Dfinity, Filecoin, Handshake, NEAR, Nervos, Oasis, Orchid, Polkadot e Spacemesh. Ovviamente nelle varie valutazioni che Coinbase dovrà fare prima di avviare le quotazioni delle monete appena elencate rientrano quelle di carattere legale; non tutte le cripto, infatti, possono essere legalmente commerciante in tutti i paesi (cosa che per gli exchange centralizzati costituisce un bel problema), di conseguenza l’azienda ha tenuto a precisare che:
“Aggiungeremo nuove risorse in base a quanto previsto a livello normativo nei diversi paesi, giurisdizione per giurisdizione, sulla base delle necessarie autorizzazioni e garantendoci ampio margine per ogni successiva revisione.”
Intanto la piattaforma ha annunciato il supporto per DASH su coinbase PRO ed ha avviato le quotazioni un paio di giorni fa; questa moneta rappresenta un buon esempio di come Coinbase abbia deciso di muoversi, gli utenti residenti nello stato di New York, infatti, continuano a non poter acquistare DASH nonostante le quotazioni siano state avviate lo scorso 17 Settembre. Questo, chiaramente, perché come ben sappiamo New York ha una regolamentazione particolarmente rigida che non è pienamente soddisfatta da DASH; non è infatti un caso che questa moneta sia tra quelle sotto osservazione in Asia perché rischia, a seguito del giro di vite voluto dal GAFI per le monete anonime, il delisting dalle maggiori piattaforme sudcoreane, per il momento, e dalle altre del mercato asiatico subito a seguire (dal Giappone alla Cina, per intenderci). E’ quindi un segnale positivo che Coinbase abbia deciso di quotare DASH, sia pure nella versione PRO della sua piattaforma, perché dimostra che la partita col GAFI è tutt’altro che chiusa; il tempo ci dirà come finirà questa storia relativa alle cripto anonime per adesso quello che sappiamo con certezza è che queste monete non scompariranno dal mercato ma continueranno ad essere quotate sugli exchange decentralizzati mentre per le piattaforme centralizzate occorrerà con ogni probabilità fare valutazioni differenti paese per paese.
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