Nelle ultime settimane stanno circolando sempre più report (anche di analisti affermati) che dicono tutti la stessa cosa: il mercato ribassista è finito e bitcoin è entrato in una fase di accumulazione. La vera notizia, a mio parere, è che gli analisti (più o meno affermati che siano) stanno dicendo tutti la stessa cosa e questo credo che rafforzi il sentiment generale; le prime analisi di questo tipo hanno iniziato a circolare a febbraio sui social, prodotte dalla stessa comunità, hanno contribuito probabilmente non poco ai rialzi che abbiamo visto nelle settimane scorse.
Fine del mercato ribassista per un report
Adesso è il turno di Adamant Capital che nella giornata di ieri ha diffuso un rapporto che dice sostanzialmente la stessa cosa. Prima di passare ad analizzare il contenuto di questo report vorrei evidenziare un’altra cosa e cioè che non servono chissà quali competenze pregresse per imparare ad operare sui mercati; chi è attivo sui social e segue chi abitualmente fa trading di criptovalute si sarà accorto che molti di quelli che hanno dimostrato le proprie capacità, continuando a fare profitto anche durante il mercato ribassista, non sono laureati in economia, non sono persone con chissà quali competenze o capacità, sono persone comuni (spesso molto giovani) che si sono semplicemente appassionate a questa attività. Insomma, il vero valore delle criptovalute è di aver permesso a un numero sempre crescente di persone di imparare a gestire ed investire il proprio denaro; sono numerose le analisi, infatti, che dimostrano come una percentuale altissima di millennials non si fidi delle banche (oltre il 90%) e una buona metà di questi si dichiara interessata ad investire in criptovalute.
Questa tendenza unisce anche le ultime generazioni (la così detta generazione z) dimostrando come proprio il ricambio generazionale sarà alla base della diffusione di massa delle criptovalute. Detto questo vediamo cosa riporta il report di Adamant Capital; in questo momento si sta formando un canale rialzista tra quota 3000$ e quota 6500$, durante il quale i grandi investitori stanno prendendo il sopravvento sui retailers. Quello che stiamo vedendo accadere, in altre parole, coincide perfettamente con quanto accaduto tra il 2014 e il 2015, gli investitori meno convinti venderanno con profitti bassi (o riducendo le perdite) favorendo l’accumulazione da parte delle balene. Come noi stessi abbiamo scritto in diverse occasioni la rottura di questo canale dovrebbe avvenire tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, scatenando un nuovo bull run e facendo segnare a bitcoin un nuovo massimo storico. Questo genere di movimenti continuerà a ripetersi in maniera più o meno costante fino a quando il ricambio generazionale non favorirà la diffusione di questi strumenti; insomma, facendo il solito paragone con internet è un po’ come se fossimo alla fine degli anni ‘90, quando il web era già abbastanza diffuso tra i più giovani ma non era ancora diventato un fenomeno di massa.
La stessa cosa succederà alle criptovalute, che già ora sono abbastanza diffuse ma per le quali siamo ancora lontani da un’adozione di massa; ci vorranno 10/15 anni, che saranno caratterizzati da movimenti molto simili a quelli che abbiamo visto negli ultimi tempi, in cui si succederanno fasi di grandi pump a periodi ribassisti con successive fasi di accumulazione, fino a quando l’adozione di massa non porterà le cripto a crescere in maniera più lenta e costante. Chi conosce il mercato sa che questo è praticamente inevitabile, insomma, si tratta di un’occasione unica per comprare bitcoin tra i 3000$ e i 6000$, è un’opportunità che non si ripresenterà mai più.
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