Che Binance abbia in mente di espandersi a livello globale aprendo delle piattaforme ad hoc (si vocifera di un paio per continente) che gli permettano di adattarsi facilmente alle differenze di carattere normativo che esistono tra i vari paesi è cosa nota; non è stato infatti un caso che nel mese di giugno la piattaforma abbia escluso l’accesso agli utenti statunitensi bloccando i DNS.
Binance sparca negli USA
La cosa, ovviamente, era solo temporanea e binance è stata costretta ad agire così a seguito del clima di grande incertezza sul piano normativo che caratterizza in questo momento il mercato USA. Gli utenti americani avranno quindi tirato un sospiro di sollievo quando, nella giornata di mercoledì, intervistato da Cheddar Changpeng Zhao (il CEO di binance) ha comunicato che la nuova piattaforma di scambio binance pensata esclusivamente per il mercato statunitense verrà lanciata entro novembre. Ad occuparsi del lancio sarà Catherine Coley, ex dirigente di Ripple ed ora nominata CEO del braccio statunitense di Binance che, secondo quanto riferito dallo stesso CZ (lo pseudonimo di Changpeng su twitter), inizialmente non opererà nello stato di New York in attesa di capire come fare ad ottenere la licenza necessaria ad operare nello stato.
Intanto, però, gli utenti di binance continuano a vivere un vero e proprio incubo dopo che il sette Agosto scorso un hacker ha dichiarato pubblicamente di aver sottratto migliaia di documenti dei trader dagli archivi di binance; l’exchange ha affermato che, allo stato attuale, non ci sarebbero prove che tali documenti sarebbero stati effettivamente rubati e sta tentando di indagare sull’accaduto. Nel frattempo online hanno iniziato a circolare i selfie dei trader che mostrano i loro documenti (secondo quanto previsto dalla procedura KYC implementata da binance), ma in molti hanno fatto notare che su tali immagini mancherebbe la filigrana digitale con cui binance marchia questi file prima di archiviarli; intanto via twitter gli hacker sono tornati a promettere (ma forse sarebbe il caso di dire minacciare) che presto i documenti di altre persone (non si sa bene quante) verranno resi disponibili online.
Ai trader che usano la piattaforma, quindi, consiglierei di continuare a seguire la questione e, qualora arrivasse l’ufficialità relativa a questo furto ed avessero inviato i propri documenti a binance per autenticare i propri account (cosa che comunque non è mai stata obbligatoria) il consiglio è di sporgere preventivamente denuncia presso la polizia postale onde evitare di trovarsi in qualche tipo di guaio qualora dovessero subire un furto di identità.
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