L’ultima seduta del mese di marzo si è chiusa con il titolo Generali in ribasso dello 0,9 per cento a quota 23,45 euro. La flessione non ha però intaccato la prestazione mensile della quotata che resta positiva per il 7 per cento. Anche anno su anno Generali si conferma in salute con un rialzo del 31 per cento.
Si tratta di numeri importanti che spingono gli investitori ad interrogarsi su quello che ora potrebbe accadere nel mese di aprile (Borsa Italiana già oggi 29 aprile è chiusa per la festività di Pasqua).
A differenza di quanto lascia intendere il verde mensile presente sul titolo, la ripartenza di Generali non avverrà nel migliore dei contesti. Proprio ieri sulla quotata sono infatti intervenuti gli analisti di Exane BNP Paribas che hanno declassato il rating. In precedenza gli esperti francesi avevano raccomandazione outperform sul titolo Generali con la previsione che le azioni del colosso assicurativo avrebbero fatto meglio del settore di riferimento. E adesso cosa è cambiato a seguito del taglio di rating? Vediamo nel dettaglio.
Exane suggerisce prudenza sulle azioni Generali: giù il rating
Come si può vedere dal grafico in basso, le azioni Generali fin dalla seduta di borsa dello scorso 7 marzo sono costantemente cresciute. I prezzi sono infatti passati da 22,07 euro di quel giorno a 23,67 euro della seduta del 27 marzo ossia l’ieri l’altro. L’ultima sessione del mese è stata invece caratterizzata dalle prese di profitto alimentate dal downgrade di Exane.
Gli esperti francesi hanno tagliato la loro valutazione su Generali dal precedente outperform a neutral con target price che invece è stato rialzato dal 4 per cento a 24 euro. L’incremento del prezzo obiettivo è squisitamente tecnico visto che è praticamente a ridosso delle quotazioni attuali.
La valutazione di Exane è quindi molto chiara: Generali è crescita tanto e il margine per un ulteriore apprezzamento si è troppo compresso. Da qui l’invito alla prudenza con rating rivisto al ribasso a neutral.
Nel report di Exane si pone l’accento sul fatto che la valutazione di Generali è ora più allineata grazie proprio all’ottima performance registrata dal Leone di Trieste nell’ultimo periodo.
Tirando quindi le somme, quale è la deduzione che possiamo fare? Non serve essere dei grandi esperti di finanza per capire che chi ha comprato azioni Generali ad inizio mese ha maturato un buon profitto grazie proprio al trend tenuto dalla quotata a marzo.
E chi non lo ha fatto, cosa può fare? Stando all’analisi degli esperti di Exane BNP Paribas il treno sembra proprio essere passato. I target sono allineati ai prezzi attuali e quindi l’ipotesi di un ulteriore rialzo diventa improbabile. Tuttavia, allo stesso tempo, Generali non sembra essere avviata ad un calo importante. Lo scenario, deducibile dal rating neutral, è quello di una lateralizzazione.
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