Azioni Eni in ribasso nell’ultima seduta della settimana
Azioni Eni in ribasso nell’ultima seduta della settimana
Le azioni Eni sono finite nel mirino degli analisti di Equita e di Stifel, entrambi decisamente ottimisti sulle prospettive del Cane a Sei Zampe. Le valutazione delle due società sono arrivate in scia alla notizia del perfezionamento dell’acquisizione da parte del colosso oil di Neptune. La notizia era scontata visto che l’operazione, per essere effettiva, attendeva solo l’approvazione da parte delle autorità competenti che è puntualmente arrivata.
Prima di vedere cosa hanno detto Equita e Stifel nei rispettivi report sulle azioni Eni, facciamo il punto sull’avvenuto completamente dell’acquisizione di Neptune.
L’acquisizione di Neptune da parte di Eni era stata annunciata lo scorso giugno 2023. L’operazione si era articolata in due fasi: l’acquisizione di Neptune Global Business direttamente da parte di Eni e l’acquisizione di Neptune Norway Business (NNB) da parte della controllata Var Energi. La prima operazione presentata un enterprise value pari a 2,6 miliardi di dollari mentre la seconda pari a 2,3 miliardi di dollari.
Secondo gli analisti di Equita grazie a questa operazione ci saranno sinergie per oltre 500 milioni di dollari oltre ad un contributo al free cash flow pari a 500 milioni di dollari. Tali valutazioni sono state formulate dalla sim milanese tendendo conto di quello che era lo scenario dell’epoca.
Sia gli analisti di Equita che quelli di Stifel alla luce della finalizzazione dell’acquisizione di Neptune da parte di Eni hanno ribadito i loro rispettivi target prime, entrambi buy. Per gli esperti, quindi, le azioni Eni sono da comprare. Sulle ragioni ci sono sfumature leggermente diverse.
Equita ribadendo la sua view bullish sul Cane a Sei Zampe ha anche confermato il target price a 19,5 euro. Si tratta di un prezzo obiettivo decisamente alto rispetto a quelle che sono le attuali valutazioni del colosso petrolifero e infatti il potenziale di upside arriva ad oltre il 32 per cento. Decisamente non male in ottica investimento.
Stifel invece ha ribadito si l’indicazione di acquisto sulle azioni Eni ma ha anche rivisto al ribasso il target price sulla quotata passando da 18,5 euro a 18,1 euro. Il downgrade di target price implica minor potenziale di upside sulle azioni Eni. La decisione degli analisti di tagliare il prezzo obiettivo è stata presa alla luce di un leggero aggiornamento al ribasso delle stime sul 2023 del Cane a Sei Zampe. Ad ogni modo da Stifel ci hanno tenuto ad evidenziare che, nonostante il taglio di target price, la view sulla quotata resta positiva visto che le azioni Eni scambiano a sconto rispetto ai più importanti correnti.
Nell’ultima seduta della settimana le azioni Eni segnano una flessione dell’1,34 per cento a quota 14, 5 euro contro un Ftse Mib in rialzo dello 0,23 per cento. A causa del ribasso in atto oggi risultano essere peggiorate sia la prestazione mese su base che quella su base annua. Nel primo caso il passivo di Eni è del 4,87 per cento mentre nel secondo il rialzo scende al 5,45 per cento.
Chi volesse speculare al rialzo sulle azioni Eni per seguire i consigli di Equita e di Stifel può operare in due modi: comprando azioni reali (e in questo caso si diventa azionisti) oppure facendo trading con i CFD sulle azioni Eni (in questo secondo caso si opera a leva finanziaria).
Due broker per operare in entrambi i modi sono:
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