Azioni Enel poco mosse nonostante le ultime indiscrezioni arrivate dalla Spagna
Azioni Enel poco mosse nonostante le ultime indiscrezioni arrivate dalla Spagna
Le azioni Enel sono finite nel mirino degli analisti in scia ad alcune novità in arrivo dalla Spagna. Ad esprimere la loro valutazione sul titolo del colosso elettrico sono stati gli esperti di Equita e quelli di Barclays. Possiamo già anticipare che, in entrambi i casi, la valutazione espressa è positiva nonostante non manchino delle differenze sui toni che comunque non cambiano la sostanza. Il giudizio improntato all’ottimismo non sembra essere passato inosservato a Piazza Affari. Come si può vedere dal grafico in basso, infatti, le azioni Enel segnano un apprezzamento dello 0,23 per cento a quota 6,23 euro muovendosi in linea all’andamento generale del Ftse Mib.
Nonostante il rialzo di oggi la prestazione del colosso elettrico su base mensile resta però negativa con un ribasso di oltre il 7 per cento. Allargando l’orizzonte all’intero anno, però, la prospettiva cambia visto che le azioni Enel sono prezzate il 13,7 per cento in più.
Detto questo, vediamo quali sono le ragioni alla base della valutazione positiva espressa recentemente su Enel da Equita e da Barclays. In entrambi i casi i giudizi sono arrivati a seguito delle recenti indiscrezioni spagnole. Da qui è quindi necessario partire.
E’ sempre il dossier Spagna a tenere banco in casa Enel. Secondo il quotidiano spagnolo Espansion, le compagnie energetiche iberiche sarebbero in trattativa con il Governo di Madrid per modificare la tassazione straordinaria, pari all’1,2 per cento dei ricavi, che l’esecutivo aveva introdotto circa 2 anni fa sulle grandi compagnia per finanziare iniziative contro l’inflazione.
Per la fonte non è da escludere che la trattativa possa anche portare alla revisione della norma o comunque ad una sua riduzione. Non è però da escludere neppure una cancellazione tenendo conto delle deduzioni previste per quest’anno.
Insomma per Espansion il quadro normativo sulla tassazione dei ricavi delle grandi compagnie potrebbe cambiare. Inutile evidenziare che un sviluppo simile sarebbe positivo per i grandi gruppi energetici compresa Endesa che, come noto, è controllata da Enel.
Proprio per questa ragione gli analisti di Equita hanno confermato il rating buy (comprare) sulle azioni Enel con target price a 7,6 euro. Nella sua nota la sim ha evidenziato che l’impatto atteso per il 2024 della tassazione straordinaria dovrebbe essere pari a circa 200 milioni di euro per Enel, almeno stando a quelle che sono le proiezioni contenute nel piano strategico del colosso elettrico. Sempre ragionando sulle prospettive di Enel, Equita ha evidenziato come il business plan del colosso dell’elettricità non contempli l’applicazione della norma sulla tassazione a partire dal 2025.
Se il target price assegnato alle azioni Enel da Equita appare conservativo, sicuramente non lo è quello espresso da Barclays. Gli analisti inglesi vantano un rating overweight sulle azioni Enel ma soprattutto hanno recentemente espresso un target price pari a 8 euro. Ora se si tiene conto di quello che è l’attuale valutazione del titolo, emerge un potenziale di upside di ben il 29%. In poche parole le azioni Enel sono destinate a sovraperformare il mercato (è questa l’implicazione di un simile giudizio) e possono salire di valore di ben il 29 per cento.
Nel loro report gli analisti di Barclays hanno ribadito che le azioni del colosso elettrico italiano sono le preferite nel settore delle utility integrate a livello europeo. Per gli esperti Enel può vantare un’esposizione interessante a un crescente capex nelle reti e a crescenti attività retail in Italia.
Operativamente parlando sia la raccomandazione di Barclays che quella di Equita possono essere sfruttate per implementare strategie bullish sul titolo. Due le strade a disposizione: o comprare azioni Enel reale diventando azionisti della quotata oppure speculare attraverso i CFD senza possesso del sottostante.
In entrambi i casi si può operare con questi broker:
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