Ridotto il peso di Unicredit nel portafoglio di Equita mentre sale quello di Telecom Italia
Ridotto il peso di Unicredit nel portafoglio di Equita mentre sale quello di Telecom Italia
Sei incerto su quali azioni comprare nel mese di aprile e soprattutto sul peso che ognuno di questi titoli dovrebbe avere nel tuo portafoglio trading?
Una recente analisi realizzata dalla sim Equita può esserti di aiuto. Gli esperti non solo hanno individuato le azioni italiane da mettere in portafoglio ad aprile ma soprattutto hanno anche calcolato il peso che ognuno di questi titoli dovrebbe avere. Queste due informazioni sono utilissime se stai cercando spunti operativi sull’azionariato anche perchè, a differenza di quello che ad esempio è accaduto nei mesi scorsi, già da alcune settimane l’andamento delle borse è più incerto. Restando al solo Ftse Mib, il trend non è più chiaro come poteva esserlo prima. Questo cambio di ritmo comporta maggiori rischi ma, al tempo stesso, amplifica le occasioni di investimento.
Gli analisti di Equita ritengono che i mercati azionari (Borsa Italiana compresa) non siano ancora al riparo dal rischio geopolitico e sono convinti che nei prossimi mesi le politiche monetarie restrittive potrebbero ancora pesare sul trend generale. Per questo motivo gli analisti ribadiscono il loro approccio prudente a tutto l’azionario.
Nel portafoglio di Equita, il peso del totale investito è pari al 91,3 per cento, valore molto vicino al benchmark. Tenendo conto che la neutralità è al 90 per cento e che nel mese precedente il peso totale dell’investito era del 90,8 per cento, si può dedurre che sia in atto un trend di aumento.
Queste però sono più che altro note tecniche. Per un trader è interessante analizzare la composizione del portafoglio investito di Equita.
Ebbene per quello che riguarda il livello settoriale, la sim milanese continua a sovrappesare i titoli finanziari e a sottopesare quelli del segmento utility. Tutto questo per un motivo molto semplice: il peggioramento delle prospettive dei prezzi energetici. Ancora Equita conferma anche per aprile la sua prudenza sul settore lusso (nel breve termine) e la neutralità su quello tech. Più esposizione nel settore delle infrastrutture e maggiore selettività in quello industriale vanno a completare il quadro di riferimento.
E adesso vediamo i singoli titoli indicati nel report di Equita.
Tanto per iniziare gli esperti hanno tagliato di ben 50 punti base il peso delle azioni Unicredit. La sforbiciata ha unicamente ragioni tecniche. Come si può vedere dal grafico in alto, infatti, il prezzo delle azioni Unicredit è cresciuto tantissimo nell’ultimo anno e ora sono più probabilità le prese di profitto.
Per un peso che cala in modo così palese, ve ne è un altro che invece sale. E’ quello di Telecom Italia che è pari a 50 punti base. La view positiva sulle azioni TIM è scaturita a seguito del sell-off registrato dal titolo dell’ex monopolista dopo il Capital Market Day. Secondo la sim milanese è probabile che nei prossimi mesi ci possa essere maggiore visibilità sul titolo grazie ad alcuni catalizzatori che potrebbero rivelarsi potentissimi: dalla questione della governance interna fino al closing di NetCo. Come si può vedere dal grafico in basso il prezzo delle azioni Telecom Italia nel corso dell’ultimo mese è salito del 2 per cento ma, anno su anno, la prestazione è negativa per il 28 per cento. In presenza dei giusti supporti, quindi, le quotazioni dell’ex monopolista hanno tutto lo spazio per salire.
Accanto a Unicredit e Telecom Italia, nell’analisi di Equita c’è spazio per tutta una serie di altri titoli che, secondo la sim milanese, sarebbero da mettere in portafoglio.
Tra i bancari, oltre a piazza Gae Aulenti, sarebbero da tenere d’occhio anche le azioni Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unipol e Banca Mediolanum. Includendo anche i finanziari, ci sarebbero le azioni Poste Italiane da prendere in considerazione. La quotata gialla nell’ultimo mese ha segnato una flessione dell’1 per cento ma anno su anno il rialzo è del 23 per cento.
E per quello che riguarda le azioni del settore industriale? Anche in questo caso la lista dei titoli da includere in portafoglio è molto ampia e spazia dagli energetici (Enel e Terna) ai petroliferi (Eni) agli industriali in senso stretto come Stellantis, Pirelli, Iveco e Interpump fino al farmaceutico (Recordati e Diasorin) e alla moda (solo Moncler).
Per investire su tutte queste azioni si può operare in due modi: comprando titoli reali oppure speculando al rialzo o al ribasso con i CFD. Piattaforme come quelle elencate in basso consentono di operare in entrambi i modi:
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