Ethereum si trova ad affrontare un momento cruciale della sua storia, col grafico del prezzo che non lascia tanto spazio all’ottimismo, concorrenti come EOS, ARDR e WAVES che si contendono in maniera feroce la supremazia sul mercato e una delicatissima transizione verso il nuovo protocollo POS che si trascina stancamente ormai da troppo tempo. Di recente abbiamo avuto modo di spiegare che gli sviluppatori hanno confermato che il passaggio al nuovo protocollo dovrebbe avvenire entro la fine di giugno, non la pensa così il CEO di Messari (Ryan Selkis) che nella giornata di ieri ha messo in guardia la comunità affermando che per il passaggio a quello che viene definito ETH 2.0 occorrerà aspettare almeno fino al 2021. Il punto su cui Ryan Selkis fa leva è che il protocollo POW attualmente è quello più affidabile ed ha dato amplia prova di garanzia al mercato, il passaggio a un nuovo protocollo, quindi, è una fase molto delicata, che a suo parere richiederà ancora anni per essere messa a punto. Intanto la comunità di Ethereum lavora ad ampliare il suo progetto, come confermato dal direttore esecutivo di Aya durante l’ethereal summuit di consensys un paio di giorni fa, con la fondazione che ha intenzione di avviare una campagna da 30mln di dollari nel corso del prossimo anno, finalizzata a rafforzare alcuni progetti dell’ecosistema. L’idea è anche quella di coinvolgere il mondo accademico nel tentativo di attrarre nuovi sviluppatori e ricercatori. Insomma, in attesa di mettere a punto la nuova versione della piattaforma, che dovrebbe rilanciare il progetto migliorando scalabilità, sicurezza e decentralizzazione (cosa che come abbiamo detto in più occasioni è più facile a dirsi che a farsi), ethereum sembra avere intenzione di concentrarsi contemporaneamente su altri aspetti, che riguardano più strettamente l’attività di promozione e la ricerca di nuovi talenti che diano il loro contributo alla piattaforma. In questo momento, infatti, tutti gli sviluppatori di tutte le principali piattaforme sono impegnati nella fase di costruzione di nuovi strumenti e applicazioni da far girare sulle rispettive blockchain, di modo da favorire la diffusione di massa e dare agli utenti motivi concreti per accostarsi a questo mondo, motivi, quindi, che vadano oltre la mera attività speculativa fatta commerciando con le cripto. Personalmente è più di un anno che affermo di non essere particolarmente ottimista sul futuro di ethereum e credo che se gli sviluppatori mancheranno di nuovo alla propria parola, non implementando il nuovo protocollo POS entro la fine di giugno, la comunità potrebbe reagire molto male, iniziando a perdere fiducia nei confronti del progetto. Tutto questo, poi, mentre bitcoin continua a fare la parte del leone, non solo in termini di prezzo ma anche e forse soprattutto in termini di sviluppo, accaparrandosi le migliori menti e i migliori dev presenti sul mercato e migliorando usabilità e funzionalità della sua piattaforma.
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