Dopo l’ispezione di Bankitalia su Azimut Capital Management SGR, il gruppo finanziario si trova ad affrontare una situazione delicata che ha causato forti oscillazioni in Borsa nella sessione di ieri.
Vediamo cosa sta succedendo e quali potrebbero essere le implicazioni finanziarie per investitori e azionisti.
L’ispezione e le criticità emerse
L’autorità di Vigilanza ha evidenziato “gravi carenze nella governance e nell’organizzazione” del gruppo Azimut, richiedendo un’azione immediata per rimuovere queste problematiche.
Bankitalia ha espresso dubbi sulla capacità attuale della società di partecipare a operazioni strategiche come fusioni, acquisizioni o scissioni, definendo la situazione aziendale “inidonea” a sostenere tali operazioni.
Il titolo ha subito un forte contraccolpo a Piazza Affari, arrivando a perdere circa l’11% dopo la diffusione della notizia, pur mantenendosi sopra quota 32 euro.
Il futuro di TNB (The New Bank)
Il progetto di banca digitale promosso da Azimut, conosciuto come TNB, è finito sotto i riflettori in seguito all’ispezione. Il piano di intervento per superare le debolezze evidenziate non garantirà automaticamente il via libera al progetto, che verrà esaminato secondo le procedure previste dalla normativa vigente.
Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, ha però rassicurato il mercato affermando che il progetto TNB non è in discussione: “Non chiedo al mercato rispetto, ma almeno l’utilizzo del buon senso nel pensare che il Gruppo Azimut possa essere costretto a desistere dalla realizzazione di TNB”. Ha anche aggiunto che, se necessario, il gruppo potrebbe ottenere la licenza bancaria in altri paesi, come la Svizzera.
Dividendi e buyback: le rassicurazioni di Giuliani
In un momento di incertezza, Giuliani ha comunque voluto mandare un messaggio chiaro agli investitori:
- Dividendi e buyback non sono in discussione
- Azimut Holding, non essendo sotto vigilanza prudenziale, non può essere sottoposta a cambi forzati di politiche di dividendi
- Solo la maggioranza degli azionisti in sede assembleare può decidere su queste politiche
Nonostante le difficoltà, Giuliani ritiene che “quanto sta accadendo sul titolo Azimut sia inaspettato e irrazionale”. Ha definito le attuali quotazioni “un’ottima opportunità di acquisto e/o di rafforzamento” tanto da annunciare di aver personalmente dato disposizioni per incrementare il suo investimento in azioni Azimut per alcuni milioni di euro nei giorni successivi.
Quali sono gli impatti finanziari di quanto accaduto
Ecco gli elementi chiave da monitorare per valutare l’impatto finanziario di questa vicenda:
| Fattore | Implicazioni | Rischio |
| Governance | Necessità di ristrutturazione organizzativa | Medio-alto |
| Progetto TNB | Possibili ritardi o spostamento all’estero | Medio |
| Dividendi | Confermati secondo le dichiarazioni di Giuliani | Basso |
| Quotazione | Forte volatilità a breve termine | Alto |
| Operazioni straordinarie | Temporaneamente bloccate | Alto |
Gli analisti di Banca Akros, pur confermando la raccomandazione “buy” e il target price di 40 euro su Azimut, sottolineano che questa situazione aggiunge incertezza sui tempi di chiusura del progetto TNB, pur non prevedendo impatti sul conto economico della società.
Per gli investitori, sarà fondamentale seguire gli sviluppi del piano di intervento richiesto da Bankitalia e le risposte del management per valutare correttamente le prospettive future del titolo.
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