Musk annuncia una Tesla economica e il titolo vola nel pre-market
Musk annuncia una Tesla economica e il titolo vola nel pre-market
Le azioni Tesla sono candidate ad essere le protagoniste della seduta odierna di Wall Street. Come si può vedere dal grafico in basso, il titolo si sta avvicinando all’apertura delle contrattazioni con un rialzo di oltre 11 punti percentuali (pre-market). Lo scatto in avanti è partito nel momento in cui la quotata ha pubblicato i conti del primo trimestre 2024. I risultati sono stati diffusi dopo la chiusura degli scambi di ieri.
A colpire è che, come vedremo nel prossimo paragrafo, i conti trimestrali di Tesla non sono neppure brillanti e allora cosa spiega la possibile aperura sugli scudi? Insomma perchè le azioni Tesla volano nonostante una trimestrale debole? Per rispondere a questa domanda è necessario partire dalla prestazione della quotata di Musk. Da inizio anno le azioni Tesla sono in caduta libera. Con un ribasso del 33 per cento, il colosso dell’auto elettrica sembra proprio aver perso il suo smalto iniziale. Alti costi di vendita e concorrenza serrata da parte dell’elettrico cinese sono i due motivi alla base del sell-off degli ultimi mesi. In questo contesto i conti del primo trimestre 2024 pubblicati ieri hanno evidentemente presentato spunti che il mercato non si attendeva (pur non essendo positivi). Ma vediamo nel dettaglio.
Tesla ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi totali a quota 21,30 miliardi di euro, in ribasso del 9 per cento rispetto ai 23,33 miliardi del primo trimestre 2023. Il problema è che il dato è stato addirittura più basso dei 22,15 miliardi attesi dagli analisti. Per il colosso dell’auto elettrica si tratta del ribasso più ampio dal 2020 (anno di stop della produzione a causa del covid). In particolare gli introiti derivanti dalle immatricolazioni si sono attestati ad appena 17,38 miliardi di dollari con un crollo del 13 per cento anno su anno mentre quelli della sezione Energy generation and storage sono stati pari a 1,64 miliardi di dollari. Scendendo nel conto economico, i ricavi medi per veicolo consegnato nel trimestre hanno segnato un ribasso del 5 per cento fermandosi a quota 44.926 dollari a veicolo.
Per quello che riguarda l’utile, quello netto è addirittura crollato del 55 per cento su base annua attestandosi a 1,13 miliardi di dollari. In ribasso anche i guadagni rettificati per azione che si sono fermati a 45 cent sotto i 51 centesimi delle stime. Non è andata meglio al margine operativo lordo che è passato da 4,51 a 3,69 miliardi di dollari. Per quello che riguarda il lato finanziario, il free cash flow di Tesla è addirittura diventato negativo passando ad un deficit di 2,53 miliardi di dollari contro l’attivo di 441 milioni di dollari messi a segno nel primo trimestre 2023.
Senza dilungarsi ulteriormente è palese che tutti i parametri trimestrali di Testa siano in calo e che, nella quali totalità delle voci, il ribasso sia addirittura peggiore a quello messo in conto dagli analisti.
Nonostante questa situazione drammatica il titolo nell’after market di ieri è volato e tutto lascia intendere che ci possa essere un boom delle quotazioni in avvio di seduta. Come mai?
L’annuncio di Musk sul lancio di un’auto economica, e il contestuale accantonamento di tutte le velleità sul robo-taxi, sono state alle base del rally di Tesla nonostante una trimestrale fallimentare. Stando ai documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission, nuovi modelli economici saranno lanciati nella seconda metà del 2025. La notizia conferma quello che lo stesso Musk aveva anticipato a gennaio quando dichiarò che la nuova Model 2 sarebbe stata un’auto da 25.000 dollari.
Successivamente di questo modello si è parlato poco ma l’annuncio di ieri riporta in primo piano un’ipotesi che, evidentemente, piace al mercato. Uno dei più importanti problemi di Tesla, infatti, è da tempo la concorrenza dei produttori cinesi le cui auto costano meno delle Tesla.
L’annuncio sulle Tesla economiche è senza dubbio positivo, tuttavia molti analisti hanno già messo le mani in avanti affermando che, in realtà, dietro al rally ci sarebbe ben altro ossia il fatto che alcune banche hanno nel loro portafoglio azioni Tesla a garanzia degli stessi finanziamenti concessi alla società. Non è da escludere che queste banche stiano usando il mercato fuori borsa che è meno liquido, per far salire le quotazioni di Tesla. Resta da capire se ciò continuerà o meno.
Di sicuro le azioni Tesla possono offrire quella volatilità tale da accendere interesse da parte degli investitori. Per speculare sul titolo sia al rialzo che al ribasso (long e short trading) si possono usare queste piattaforme:
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