Due notizie danno una buona visibilità alle previsioni sulle azioni Eni per il 2024
Due notizie danno una buona visibilità alle previsioni sulle azioni Eni per il 2024
Anche le azioni Eni cedono alle vendite nell’ultima seduta della settimana e si accodando ad un Ftse Mib improntato alle vendite. Il titolo del Cane a Sei Zampe come si può anche vedere dal grafico in tempo reale sta lasciando sul parterre oltre mezzo punto percentuale. Il ribasso in atto oggi non ha grandi conseguenze sulle prestazioni temporali del titolo. Rispetto ad un mese fa le azioni Eni restano apprezzate del 3 per cento mentre anno su anno siamo su un rialzo di quasi il 14 per cento.
Questi numeri positivi spiegano perchè, dopo mesi di ombra, le azioni Eni sono tornare ad essere protagoniste dei portafogli di investimento di molti italiani. Il Cane a Sei Zampe non sarà in assoluto il titolo più amato tra quelli del Ftse Mib ma ha un forte fascino grazie a dividendi garantiti (sono staccati ogni 4 mesi) e alla solidità del business.
L’ingresso (o per meglio dire ritorno) di Eni nei portafogli di investimento di molti traders italiani va ad ogni modo letto nella più generale rotazione settoriale implementata da alcuni mesi a questa parte. In pratica sono uscite le azioni bancarie perchè troppo apprezzate (pensiamo ad esempio ad Unicredit) che è stata la migliore del Ftse Mib nel 2023) e sono entrati titoli dell’energia tra cui appunto Eni.
Fin dove si possono ora spingere le azioni Eni? Come è meglio posizionarsi sul titolo? Per rispondere a queste domande è fondamentale fare analisi tecnica, esaminare il rating medio detenuto dagli analisti e fare il punto sulle notizie price sensitive.
Dal punto di vista grafico, il fatto che il prezzo delle azioni Eni abbia superato i 15 euro si traduce in un importante segnale anche perchè siamo molto vicini ai massimi di periodo di rilievo. Se il trend al rialzo dovesse proseguire non sarebbe strano vedere i prezzi a 17 euro. Visto che, come detto in precedenza, Eni può vantare una bella politica dei dividendi (anche il dividend yield è molto appetibile), il titolo è certamente da tenere in portafoglio. Sulla prospettiva di questo posizionamento entrano in gioco le valutazioni degli analisti ovvero i rating.
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Non è un caso se proprio 17 euro è un prezzo che ritorna nelle valutazioni degli analisti sul titolo Ovviamente esistono pareri divergenti tra i broker e le agenzie che coprono le azioni Eni ma quello che ad un trade interessa sono le valutazioni medie. Ed è qui che non mancano le notizie positive perchè il rating medio sulle azioni Eni è addirittura outperform che sta per meglio del mercato o comunque del settore di riferimento. Si tratta di una valutazione ottima che può essere ritenuta alla pari di un rating buy ossia comprare.
E per quello che riguarda il prezzo obiettivo? Quello medio è di 17,4 euro, appena 40 centesimi in più rispetto proprio all’obiettivo indicato nell’analisi tecnica.
Considerando quelle che sono le attuali quotazioni, è evidente che Eni abbia un bel potenziale di upside che può essere sfruttato per implementare strategie rialziste sul titolo operando, ad esempio, con broker come eToro che offrono al tempo stesso il trading con i CFD e la possibilità di comprare azioni vere.
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Ci sono una serie di catalizzatori che nel medio termine potrebbero spingere al rialzo le azioni Eni. Molto interessanti le notizie in arrivo dalla Norvegia secondo le quali la controllata del Cane a Sei Zampe Var Energi punta ad estrarre 400mila barili al giorno entro il 2025 attuando una ridefinizione complessiva della sua strategia e puntando sull’avvio di nuovi giacimenti e sulla partecipazione a nuove gare di aggiudicazione.
Ma assist interessanti arrivano anche dal lato finanziario con la società che ha fornito appena ieri l’altro un aggiornamento sul piano di buyback. Eni ha infatti reso noto di aver acquistato tra il 27 e il 29 dicembre 2023 un toyale di 3.014.742 azioni proprie (pari allo 0,09 per cento del capitale sociale), al prezzo medio ponderato di 15,4053 euro per azione. Il controvalore dell’operazione è ammontato a 46.442.949,50 euro.
Dall’inizio della seconda tranche del programma di buyback, Eni ha comprato 66.894.264 azioni proprie per un controvalore complessivo di 1.011.857.737,90 euro. I piani di acquisto di azioni proprie sono sempre un catalizzare positivo per i titoli coinvolti.
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