Azioni Enel +20% in un anno. Buy e outperform con news su cessioni

Le azioni Enel hanno chiuso il 2023 in modo brillante. I prezzi dell’utility, infatti, sono cresciuti sia su base annua che su base mensile e semestrale. Nell’ultima seduta del 2023 le quotazioni si sono attestate a 6,73 euro. Rispetto ad un anno fa i prezzi risultavano in crescita del 33 per cento mentre la prestazione mese su mese era positiva del 4 per cento e quella semestrale di quasi 10 punti percentuali.

laptop e mobile trading con logo Enel

Da qualsiasi punto di vista temporale si guardi la pratica Enel, la prestazione del titolo del settore utility è stata sicuramente positiva per i traders che lo hanno inserito nel loro portafoglio di investimento. Non bisogna infatti dimenticare che Enel, per tradizione storica e per rispettabilità del brand, è una delle quotate più amate dagli investitori italiani e figura in tantissimi portafoglio. Chi ha comprato azioni Enel nel momento in cui le loro quotazioni erano più basse rispetto a quelle di fine 2023 (ad esempio ad inizio anno quando, come abbiamo già accennato, il titolo valeva il 33 per cento in meno) ora si starà godendo i frutti del suo investimento.

Ma il mondo della borsa è fatto di futuro e allora la domanda da porsi nell’ultima seduta del 2023 non può che riguardare il prossimo anno. Cosa attendersi dalle azioni Enel 2024? Ci sarà una prosecuzione del trend al rialzo oppure è più probabile un rintracciamento fisiologico alla luce del ritmo tenuto dal titolo nel 2023? Rispondere a queste domanda significa fare riferimento alle previsioni Enel 2024. Ora un’analisi di tipo previsionale su un’azione non è mai semplice ed è per questo che è necessario fare riferimento alle valutazioni degli analisti avendo cura di scegliere quelle più aggiornate.

Ad esprimersi sulle azioni Enel tra fine 2023 e inizio 2024 sono stati gli esperti di Equita e quelli di Mediobanca con la prima che, in particolare, ha fornito un commento riguardante una news proveniente della Spagna, mercato in cui Enel è presente con Endesa. Mediobanca, invece, ha commentato le recenti novità sulle cessioni.

Nei prossimi paragrafi esamineremo prima la valutazione di Equita e poi quella di Mediobanca.

Azioni Enel da comprare per Equita: confermata view bullish

Da sempre la sim milanese Equita ha una valutazione positiva sulle azioni Enel. A fine 2023 il rating buy, per l’ennesima volta, è stato ribadito. Gli analisti consigliano quindi di comprare ancora le azioni del colosso elettrico. Il prezzo obiettivo è pari a 7,3 euro e ciò significa che per Equita il titolo Enel può crescere ancora rispetto all’attuale valutazione. Non solo ma il cosiddetto potenziale di upside, tenendo conto che l’8 gennaio prezza a 6,66 euro, è bello consistente.

Doppia buona notizia, quindi, per gli investitori che sono interessati ad entrare sul titolo Enel. Se la view è bullish (anzi resta bullish) allora le prospettive 2024 per l’utility non possono che essere positive.

Azioni Enel: focus sulle ultime notizie della Spagna

Nella seduta di borsa di oggi, il titolo Enel si muove al ribasso attestandosi in area 6,6 euro. Da inizio 2024 le azioni sono finite sull’ottovolante con cambi continui di direzione. La volatilità ha causato una drastica riduzione del verde anno su anno che dal +33 per cento di fine 2023 è ora pari al +20 per cento.

Stando a quello che è riportato da alcuni media, il governo spagnolo avrebbe deciso di estendere per un altro anno la windfall tax per il settore energetico e per le banche. Quindi la tassa verrà prorogata fino al 2025 anche se ci saranno delle agevolazioni fiscali per gli investimenti green.

L’imposta riguarda tutte quelle imprese che, secondo l’esecutivo, hanno tratto beneficio dagli alti tassi di interesse e dai prezzi dell’energia.

Per le società energetiche come Endesa (controllata di Enel) la tassa è pari all’1,2 per cento dei ricavi generati sul territorio nazionale e punta a raccogliere circa 3 miliardi all’anno.

Ricordiamo che la misura era stata introdotta a suo tempo per finanziare le misure a favore dei cittadini e i sussidi per il carburante e il trasporto pubblico ovvero in chiave anti-inflazione.

Inizialmente era stato stabilito che l’imposta sarebbe stata applicata per il biennio 2023-2024 ma adesso sarà estesa anche per il 2025.

La reazione di Endesa alla decisone dell’esecutivo spagnolo è stata immediata: la società, come pure tutti gli altri operatori del settore, hanno fatto ricorso ritenendo che l’imposta è contraria a quelle che sono le norme dell’Unione Europea a riguardo.

Nel caso specifico di Enel, che è quello che interessa agli investitori, l’impatto atteso per il 2023 è pari a 200 milioni di euro. Per quello che riguarda il 2025 è invece tutto da vedere visto che nessuno di attendeva una decisione simile da parte di Madrid.

Secondo gli analisti di Equita, comunque, l’impatto non è comunque particolarmente rilevante essendo pari al 2-3 per cento dell’utile atteso per il 2025 e inoltre va considerato come one-off. Il fatto, però, che il governo iberico abbia deciso di allungare la validità del provvedimento fino al 2025 potrebbe creare un rischio regolatorio sul settore e quindi favorire l’incertezza.

Ad ogni modo, come abbiamo visto, nonostante questa annotazione, la valutazione di Equita su Enel resta positiva. Il 2024 delle azioni Enel riaprirà all’insegna della view bullish in linea con fine 2023.

Azioni Enel outperform per Mediobanca: focus sulle cessioni

Anche per gli analisti di Mediobanca, le prospettive 2024 di Enel sono buone. Gli analisti di Piazzetta Cuccia vantano rating outperform che significa che il titolo farà meglio del mercato o del settore di riferimento. La valutazione è arrivata dopo l’annuncio di alcune novità sulle cessioni. Nei giorni scorsi, infatti, Enel ha reso noto di aver finalizzato la del portafoglio di assets rinnovabili negli Stati Uniti (Geotermico e Solare per circa 150 MW). Si tratta di una vendita che era stata già resa nota ad ottobre 2023 e che permetterà una riduzione del debito pari a circa 250 milioni di euro, a fronte di un valore di cessione di 271 milioni di dollari.

Secondo Mediobanca il numeri della cessione sono in linea con quelli presentati in occasione dell’annuncio dell’operazione. Vero è che il controvalore dell’operazione è contenuto ma il deal è un buon passo in direzione della rotazione degli asset a supporto del riposizionamento strategico di Enel.

Sempre in tema di cessioni, anche il business delle batterie sarebbe avanzato. Tra i fondi interessati ci sarebbero Sosteneo, Generali, Infravia e DIF.

Chi volesse comprare azioni Enel per sfruttare questa prospettiva può farlo in due modi: o inserendo azioni Enel reali in portafoglio oppure speculando al rialzo o al ribasso con i CFD. Questa seconda soluzione consente di sfruttare anche eventuali ribassi dei valori e trarre profitto da essi.

I migliori broker CFD da usare secondo il nostro punto di vista sono:

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