Per Citi, Equita e Banca Akros le azioni Poste Italiane restano da comprare dopo il piano industriale
Per Citi, Equita e Banca Akros le azioni Poste Italiane restano da comprare dopo il piano industriale
Nella piatta seduta di borsa di oggi (Ftse Mib praticamente invariato) le azioni Poste Italiane registrano un ribasso dello 0,3 per cento a quota 11,45 euro. Le flessione in atto sul titolo giallo non impatta sulle prestazioni di medio e lungo termine che restano inalterate. Rispetto ad un mese fa i prezzi delle azioni Poste Italiane sono più alti del 12 per cento mentre anno su anno si evidenzia un rialzo del 22 per cento.
A tenere banco tra gli investitori che hanno in portafoglio il titolo Poste Italiane è sempre il piano industriale che la quotata ha presentato alcuni giorni fa nell’ambito dei conti 2023 e delle decisioni sul dividendo 2024. Proprio il business plan di Poste Italiane è stato al centro di vari report di analisti (Equita sim, Banca Akros e Citi). Pur nelle diverse sfumature le analisi di questi esperti sono accumunate dallo stesso minimo comun denominatore: la fiducia sulle prospettive del titolo. Sia per Equita che per Akros e per Citi, infatti, le azioni Poste Italiane sono da comprare (rating buy).
Ma vediamo nel dettaglio cosa pensano tutti questi esperti della quotata gialla. Partiamo ovviamente da un riepilogo sui punti salienti del nuovo piano industriale della quotata.
Il nuovo piano industriale di Poste Italiane prevede per il 2024 un utile netto a pari a circa 1,9 miliardi di euro, ricavi pari a 12 miliardi di euro e un Ebit che dovrebbe salire del 3 per cento a 2,7 miliardi di euro.
Per il 2026 il management prevede invece un utile netto in crescita a quota 2 miliardi di euro (+2 per cento), ricavi a 12,7 miliardi e un Ebit pari a 2,9 miliardi di euro. Infine la stima per il 2028 (ultimo anno del piano) è per un utile netto pari a 2,3 miliardi di euro (+2 per cento), ricavi a 13,5 miliardi di euro e un Ebit a 3,2 miliardi.
Come si può vedere da queste proiezioni, c’è quindi fiducia sulla crescita di Poste Italiane. Anno dopo anno tutti i parametri sono visti in miglioramento.
Per quello che riguarda la remunerazione degli azionisti, Poste Italiane prevede a partire dall’esercizio 2026 un dividendo pari a 1 euro per azione (valore minimo) che significherebbe un rendimento dell’8,5 per cento.
Nell’arco del piano il payout ratio medio è visto ad almeno il 65 per cento mentre la crescita del tasso medio annuo composto del dividendo dovrebbe essere pari al 7 per cento.
Come detto in precedente ben tre analisti hanno analizzato i dettagli del piano industriale di Poste Italiane. Secondo la sim Equita i target finanziari del piano sono sostanzialmente in linea o leggermente inferiori a quelle che erano le attese della vigilia per quello che riguarda la voce di utile netto, mentre sono migliori per quello che riguarda la remunerazione degli azionisti. Il Payout ratio medio in arco piano atteso da Equita era infatti pari al 57 per cento.
Detto questo gli analisti della sim milanese hanno posto l’accento sui target di Ebit migliori delle attese a livello Payments, Mobile and Digital mentre quelli a livello di Mail, Parcel and Distribution e di Financial Services sono in linea con le stime. Per finire le previsioni sui Servizi Assicurativi sono più deboli delle stime della sim. Nonostante questa valutazione variegata, gli analisti hanno ribadito la loro fiducia su Poste Italiane. Per gli esperti il titolo è da comprare con target price a 12,5 euro. Il prezzo obiettivo è di oltre 1 euro più alto delle valutazioni attuali della quotata. Ciò significa che è presente un buon potenziale di upside.
Anche gli analisti di Banca Akros hanno una view bullish sulle azioni Poste con lo stesso target price: 12,5 euro. Nella loro nota gli esperti hanno affermato che gli obiettivi del piano industriale sono in linea alle attese per quello che riguarda il risultato operativo mentre sono più bassi delle stime per quanto riguarda l’utile netto.
E per finire ci sono gli analisti di Citi che hanno ribadito il rating buy con target price a 13 euro. In questo caso il prezzo obiettivo implica un potenziale di upside leggermente più alto di quello legato ai target di Akros e di Equita. Nella loro analisi gli esperti affermano che nonostante i target del piano industriale non siano tutti in linea con le stime (quelli dell’esercizio 2026 sono peggiori), sono arrivate buone notizie sulla remunerazione degli azionisti con un payout che è maggiore delle attese.
Le tre raccomandazioni buy espresse da altrettanti analisti sulle azioni Poste Italiane sono un valido supporto a strategie rialziste sul titolo. Chi volesse fare trading sulle quotata può operare con una di queste piattaforme, entrambe valide:
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