L’apertura della società d’investimenti Vanguard agli ETF legati alle criptovalute e il recente cambio di rotta sui tassi d’interesse della Federal Reserve delineano un contesto di crescente interesse istituzionale verso Bitcoin e gli asset digitali.

Vanguard abbraccia le crypto dopo anni di critiche
Dopo anni di forti critiche al settore delle criptovalute, l’asset manager Vanguard ha deciso di consentire ai propri clienti la negoziazione di ETF e fondi legati alle criptovalute. Una svolta significativa per uno dei più grandi gestori patrimoniali al mondo, storicamente distante dagli asset digitali a causa della loro volatilità.
La piattaforma di brokeraggio del colosso statunitense apre così l’accesso a prodotti regolamentati che offrono esposizione a Bitcoin, Ethereum, XRP e Solana, allineandosi alla crescente adozione delle crypto negli Stati Uniti. L’azienda, che serve oltre 50 milioni di clienti e gestisce più di 11.000 miliardi di dollari, spiega che la decisione arriva in seguito alla maturazione dei processi amministrativi necessari a sostenere questi fondi e all’evoluzione della domanda degli investitori. Secondo Andrew Kadjeski, responsabile del brokerage, gli ETF crypto hanno dimostrato di funzionare come previsto anche nelle fasi di maggiore volatilità, mantenendo liquidità e struttura operativa stabile.
Pur aprendo le porte a questi strumenti, Vanguard ribadisce che non lancerà prodotti interni dedicati agli asset digitali, trattando il segmento come una classe alternativa paragonabile all’oro. Gli utenti potranno negoziare ETF crypto esistenti offerti da asset manager come BlackRock, VanEck o Franklin Templeton, ma senza attendersi soluzioni proprietarie in tempi brevi.
BlackRock non è spaventata dai deflussi negli ETF
Nel frattempo, un’altra notizia di rilievo proviene da BlackRock, protagonista del mercato con il suo spot ETF su Bitcoin (IBIT), che ha registrato deflussi per circa 2,34 miliardi di dollari nel mese di novembre, mentre gli altri hanno segnato deflussi per un totale di 1,14 miliardi di dollari. Numeri che hanno attirato l’attenzione degli operatori, ma che la società ha definito “perfettamente normali” nel contesto di strumenti altamente liquidi.
Cristiano Castro, direttore dello sviluppo business di BlackRock, ha spiegato che i movimenti più rilevanti sono avvenuti a metà novembre e che tali dinamiche sono tipiche nei prodotti molto popolari tra gli investitori retail. Il fondo aveva infatti raggiunto in precedenza quasi 100 miliardi di dollari in asset, contribuendo in modo determinante ai ricavi generati dagli ETF per la società.
La fine del QT riaccende l’ottimismo sui mercati
Un ulteriore elemento che sta influenzando il sentiment del settore crypto è il recente cambio di politica monetaria della Federal Reserve, che il 1° dicembre ha ufficialmente messo fine al programma di Quantitative Tightening dopo aver drenato circa 2.400 miliardi di dollari dal sistema finanziario negli ultimi tre anni.
La banca centrale americana ha già iniettato 13,5 miliardi di dollari attraverso operazioni repo overnight, segnando una delle maggiori immissioni di liquidità dai tempi della crisi pandemica. Secondo gli analisti, questa scelta potrebbe generare condizioni favorevoli per asset rischiosi come azioni e criptovalute. L’analista finanziario Tom Lee ha ricordato che l’ultima interruzione del QT aveva preceduto un rally di circa il 17% in poche settimane per BTC.
Nuove soluzioni migliorano l’utilizzo di Bitcoin
All’interno di questo scenario macroeconomico più ottimista, progetti innovativi come Bitcoin Hyper attirano l’interesse degli investitori alla ricerca di nuove opportunità nel settore DeFi. Si tratta di una layer2 che propone una soluzione avanzata ai limiti della blockchain Bitcoin, offrendo velocità, scalabilità e compatibilità con applicazioni decentralizzate, marketplace NFT, piattaforme DeFi e memecoin.

Bitcoin Hyper utilizza il linguaggio Solana Virtual Machine per elaborare transazioni quasi in tempo reale con commissioni minime, rimanendo sincronizzato con la rete Bitcoin grazie a meccanismi crittografici basati su zero-knowledge proofs. Il token nativo $HYPER rappresenta il cuore dell’ecosistema con funzioni di fee, governance, staking con rendimento del 40% apy e accesso a DAO esclusive.
La prevendita del token ha già registrato un interesse notevole, raggiungendo i 29 milioni di dollari raccolti finora, grazie anche alla narrativa emergente delle Layer2 su Bitcoin e alla compatibilità immediata con web3 wallet già diffusi. In questo momento, il token $HYPER è offerto in prevendita a un prezzo scontato, rispetto a quello di quotazione sugli exchange, e rappresenta una delle iniziative più osservate nel panorama delle nuove infrastrutture crypto.
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