Le nuove richieste di ETF su memecoin come Mog Coin e Dogecoin segnano un cambio di passo nei mercati crypto, portando i token più ironici del web dentro la finanza istituzionale.

Canary Capital: primo ETF su Mog Coin
La società di investimento Canary Capital ha ufficialmente presentato alla SEC una richiesta di approvazione per il Canary MOG ETF, un fondo che mira a tracciare il prezzo della meme coin Mog Coin (MOG). L’annuncio, avvenuto mercoledì 12 novembre, ha immediatamente acceso l’interesse del mercato, spingendo il prezzo del token fino a un +25% intraday, da 0,0000003458 a 0,0000004363 dollari, prima di stabilizzarsi a 0,0000003738 dollari.
Il documento depositato alla SEC definisce chiaramente l’obiettivo del fondo, ovvero “fornire esposizione al prezzo di MOG detenuto dal Trust, al netto delle spese operative”. Il fondo deterrà direttamente token Mog Coin, custoditi da un soggetto terzo designato, e potrà mantenere fino al 5% degli asset in Ethereum (ETH) per coprire i costi di transazione sulla blockchain.
Mog Coin, lanciato a luglio 2023, è attualmente classificato al 339° posto per capitalizzazione di mercato, con un valore di circa 170 milioni di dollari. Oltre 39.000 wallet detengono MOG, con i 100 più grandi indirizzi che controllano circa il 53% della fornitura totale. Nonostante l’assenza di una vera e propria utilità on-chain, Canary ha descritto MOG come “un simbolo culturale e un oggetto da collezione digitale”, sottolineando la sua natura fortemente legata alla cultura meme e alla community online.
La spinta degli ETF su Dogecoin
Parallelamente, il mercato assiste al ritorno della Dogecoin mania. Il gestore di fondi Bitwise ha rimosso l’emendamento di rinvio dal proprio deposito per il Bitwise Dogecoin ETF, avviando un conto alla rovescia di 20 giorni per l’approvazione automatica del fondo, salvo interventi contrari della SEC. Se approvato, il prodotto darebbe agli investitori istituzionali esposizione diretta alla più famosa delle meme coin, aprendo un nuovo capitolo.

Dogecoin è recentemente salito del 7% in 24 ore, attestandosi a 0,1746 dollari, e mantiene una capitalizzazione di 25,4 miliardi di dollari, restando la decima criptovaluta più grande per valore di mercato. Dopo il successo dei primi ETF su Bitcoin ed Ethereum, che oggi gestiscono rispettivamente 150 miliardi e 20 miliardi di dollari in asset, l’interesse per fondi basati su altcoin e memecoin continua a crescere, con oltre 90 richieste depositate alla SEC da parte di diversi asset manager.
L’approvazione di ETF su token come DOGE o MOG potrebbe aprire la strada a una nuova ondata di domanda istituzionale verso asset finora relegati al mondo retail e speculativo.
Maxi Doge: il protagonista dopo Dogecoin
Tra le meme coin emergenti che sfruttano la ripresa di Dogecoin, Maxi Doge ($MAXI) si distingue per una narrativa fortemente orientata alla cultura del trading estremo. Sviluppata su Ethereum, questa meme coin si presenta come il “cugino muscoloso e competitivo di Dogecoin”, simbolo di forza, ironia e ambizione finanziaria.
Il progetto offre al momento un meccanismo di staking con rendimento annuo del 77% , e un sistema di ricompense decrescente per favorire i primi investitori. È possibile acquistare $MAXI tramite diversi wallet, come MetaMask o Best Wallet, utilizzando ETH, BNB, USDT, USDC o anche carta di credito.
La roadmap prevede l’introduzione di copy trading, tornei di trading a premi e integrazioni con piattaforme Futures che offriranno leva fino a 1000x, trasformando Maxi Doge in un ecosistema di trading sociale e intrattenimento.
La prevendita di Maxi Doge ha già raccolto oltre 4 milioni di dollari, con un prezzo di 0,000268 dollari per token, e punta a un obiettivo complessivo di 15,7 milioni di dollari, per poi quotare il token sugli exchange.
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