Nella mia ultima analisi su ripple mi ero detto convinto che ci sarebbe stato un test dell’EMA100 nei giorni successivi, cosa che però non è avvenuta; fortunatamente (si fa per dire) avevo anche sconsigliato di comprare se prima non ci fosse stata una rottura di quota 3000 satoshi, per cui la previsione s’è rivelata sbagliata ma spero senza danni per coloro che dovessero usare i nostri articoli per cercare qualche spunto nella loro attività di trading (ma vi ricordo che le nostre analisi non vengono scritte con questa finalità). Nel corso degli ultimi sette giorni la situazione per quel che riguarda l’andamento del prezzo di XRP s’è fatta particolarmente delicata, complice anche il fatto che BTC si è riportato in zona 9000$, detto questo non ci resta che sperare che l’ultimo minimo tenga, anche se, come stiamo per vedere nel prossimo paragrafo, la cosa inizia a sembrare decisamente improbabile.
BTC/XRP gli orsi sembrano pronti a sferrare un attacco letale
La scorsa settimana abbiamo avuto l’apertura della nuova candela del mese, col prezzo che negli ultimi sette giorni ha ceduto andando a testare la S1; di buono c’è che i punti pivot in questo momento sono molto stretti per cui sia la S2 che la S3 dovrebbero offrire una moderata garanzia rispetto a dump particolarmente pesanti. Ricordiamo tuttavia che l’ultimo minimo storico si trova in zona 1100 satoshi e che molti analisti ritengono che prima di un’inversione le quotazioni ritorneranno in quella fascia di prezzo. Passando al grafico settimanale vediamo che il MACD per ora rimane ancora rialzista, tuttavia vediamo anche che il prezzo non riesce in alcun modo a superare la resistenza rappresentata dall’EMA20 (e ci prova ormai da ottobre); questo ci lascia presagire che, nel momento in cui MACD tornerà bearish, quasi sicuramente XRP finirà col mettere a segno un nuovo minimo (rispetto all’ultimo toccato a settembre). Le note realmente dolenti, però, arrivano spostandoci su time frame 1D; qui vediamo che il MACD è tornato bearish e che, nella giornata di ieri, s’è formata una gravestone abbastanza inquietante. Considerando che l’ultimo minimo (di settembre) è stato in zona 2365 satoshi (appena un 10% sotto le quotazioni attuali) il timore che XRP si appresti a mettere a segno un nuovo minimo più basso inizia ad essere molto forte.
Previsione settimanale
A questo punto non essere bearish su XRP è diventato molto difficile, se non addirittura improponibile; non mi stupirebbe che nei prossimi sette giorni ci sia un test della S2 e magari anche della S3, con un successivo rimbalzo che potrebbe riportarci più o meno sulle stesse quotazioni di oggi. In ogni caso non è certamente il momento di andare long su XRP, il che sarà poco ma è decisamente sicuro. La spinta degli orsi dovrebbe quasi certamente continuare nei prossimi giorni, mercoledì prossimo avremo modo di capire dove tale spinta ci condurrà, per adesso non possiamo fare altro che tenere ancora le dita incrociate e sperare che il supporto rappresentato dall’ultimo minimo di settembre regga alla pressione degli orsi.
Nota bene: questo post non intende fornire in alcun modo consigli di natura finanziaria relativi a come investire il vostro denaro ma ha finalità puramente didattiche, ValuteVirtuali non ha denaro investito in XRP.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!