BTCUSD

Nel corso di queste ultime settimane abbiamo assistito ad una discesa vertiginosa dei volumi di scambio su Bitcoin. Il crollo ha interessato soprattutto le attività dei piccoli investitori e dei traders retails disorientati dalla pesante ondata ribassista. Peraltro è proprio quando gli operatori al dettaglio prendono le distanze dalle piattaforme di trading che gli smart money e le grandi aziende assumono posizione sul mercato, favorendone spesso una reazione. Dal punto di vista prettamente grafico, la struttura tecnica di Bitcoin rimane compromessa. I prezzi infatti navigano poco sopra il supporto statico individuato ai 3.100 dollari. L’analisi quantitativa conferma una tendenziale prevalenza delle vendite anche se il forte ipervenduto può impedire la continuazione del down-trend e sostenere la fase di accumulo e consolidamento. Un’eventuale ripresa dei valori di Borsa dovrà comunque affrontare la barriera in area 4.400 dollari; infatti, solo il ritorno sopra quest’ultimo livello può restituire una dimostrazione di forza ed inizializzare una risalita di una certa consistenza. Invero, l’area compresa tra i 3.000 ed 3.500 dollari dovrebbe fornire un supporto solido, nello specifico la tenuta di quota 3.300 dollari può offrire un valido market timing per i compratori. La previsionale di rimbalzo è peraltro rafforzata dalla divergenza positiva di RSI sul prezzo nel timeframe giornaliero. Di seguito i pivot point orari di BTCUSD: S3 1.530, S2 2.620, S1 3.060, PP 3.710, R14.150, R2 4.810, R3 5.900.

Grafico BTCUSD by valutevirtuali.com

BTCEUR

Nei confronti della moneta unica europea Bitcoin oscilla pericolosamente attorno l’area dei 2.900 euro. Le medie mobili a 21 e 50 periodi sono entrambe in calo ed i principali oscillatori sono fortemente negativi, confermando lo short selling. L’ aspetto positivo giunge dal pesante ipervenduto e dagli elevati valori di deviazione standard sul prezzo medio di esercizio, capaci forse di rallentare la discesa. Di fatto i ribassisti assecondando la ripresa del downtrend ed il breakdown da quota 2.900 euro porterebbero con tutta probabilità al crollo fino a 2.680 euro, un importante supporto per la criptomoneta. Sotto tale livello il successivo target si trova a 2.290 euro. Un’ inversione di tendenza, invece, dovrà prima affrontare l’ostacolo in area 3.400 euro; solo il ritorno sopra quest’ultimo livello è in grado di fornire una dimostrazione concreta di forza. Sul versante operativo non è ancora possibile indicare in maniera univoca il prezzo minimo di mercato, tuttavia trader ed investitori dovrebbero cominciare a considerare l’opportunità di costruire le proprie posizioni sfruttando gli attuali ribassi e la probabilità di un rebound dell’asset in questione. A seguire i pivot point orari di BTCEUR: S31.310, S2 2.290, S3 2.680, PP 3.270, R1 3.670, R2 4.250, R3 5.230. 

Di Vincenzo Augello

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