BTCUSD
Sulla criptovaluta più conosciuta al mondo il volume totale degli scambi è inesorabilmente crollato. Le quotazioni infatti stazionano attorno ai 6.500 dollari, dimostrando che i possessori di valuta digitale non sono propensi a vendere ai prezzi correnti, ma al tempo stesso i potenziali investitori rimangono alla finestra in quanto non credono che quello attuale sia il momento più opportuno per entrare nel mercato. Chi scrive pensa tuttavia che questo stato di immobilità può non durare ancora molto e presto i compratori o i venditori faranno la loro mossa restituendo direzionalità alle contrattazioni. Di fatto, se bitcoin dovesse scendere sotto i livelli di supporto già segnalati in precedenza a 6.380 e, soprattutto, sotto la zona supportiva ai 6.200 dollari, gli operatori potrebbero iniziare a vendere in preda al panico sostenendo una spinta direzionale di tipo ribassista. Viceversa, se i prezzi dovessero ottenere dei rialzi quanto meno superiori al primo livello di resistenza utile posta a 6.800 dollari, tanti nuovi operatori sarebbero meglio disposti a procedere con l’acquisto, spingendo il mercato verso le resistenze statiche successive calcolate rispettivamente a 7.000 e 7.120 dollari. Sul versante dei fondamentali da segnalare che molti investitori istituzionali hanno iniziato a sostenere nuovi fondi sulle criptovalute alimentando l’ottimismo di parecchi osservatori. Di seguito i pivot point orari di BTCUSD: S3 5.950, S2 6.270, S1 6.430, PP 6.580, R1 6.750, R2 6.900, R3 7.220.
Grafico BTCUSD by valutevirtuali.com
BTCEUR
Anche per quanto riguarda il rapporto di cambio di bitcoin con la divisa comunitaria europea non è stata registrata alcuna attività in queste ultime giornate, ed il mercato di riferimento seguita a scambiare tra i 5.600 ed i 5.700 euro. Pure in questo caso non si reputa che questo periodo di immobilismo possa durare ancora a lungo ed un breakout od un breakdown del range di compressione è subordinato alla rottura di uno dei due estremi di fascia temporale a quattro ore, posizionati rispettivamente a 5.850 e 5.400 euro, salvo la presenza di falsi segnali. Al momento dunque la coppia BTCEUR si trova bloccata in uno stretto intervallo di valori; un breakout da quota 5.850€ fornirebbe un significativo segnale rialzista, teoricamente in grado di spingere i prezzi sul livello soglia dei 6.000 euro per bitcoin. In basso invece, la rottura dovish di quota 5.400 euro può attirare maggiori vendite e fondare il presupposto di una nuova tendenziale di tipo ribassista con target a 5.130€. Sul versante quantitativo gli oscillatori e le principali medie mobili sostengono posizioni long. A conforto del sentiment peraltro numerosi esperti ritengono che bitcoin abbia trovato il proprio fondo, e d’ora in avanti il percorso più probabile sarebbe verso l’alto. A seguire i pivot point orari di BTCEUR: S3 5.130, S2 5.410, S3 5.560, PP 5.700, R1 5.850, R2 5.980, R3 6.260.
Di Vincenzo Augello
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