La recente crisi finanziaria ha messo a dura prova il sistema bancario, molte banche sono fallite mentre alcune sono state salvate dai governi oppure acquistate da altre banche. La situazione attuale vede il sistema finanziario in grande difficoltà: il modello di banca che fino a ieri ha fruttato lauti guadagni oggi non funziona più. Dopo la crisi dei mutui subprime il sistema banca è in fase di trasformazione, basti pensare alla rivoluzione fintech in atto.

Questa trasformazione comporta una serie di cambiamenti enormi con altissimi costi sociali, numerosi saranno i licenziamenti in questo settore  nei prossimi anni. Questo cambiamento epocale nel sistema finanziario è nato con la crisi dei mutui ma continua per una crisi di modello che non funziona più. Per esempio negli USA e nel Regno Unito nascono ogni giorno banche completamente digitalizzate con costi di struttura molto bassi in grado di offrire servizi efficienti  e competitivi con commissioni molto basse. Questa evoluzione del sistema banca sempre più efficiente in termini di gestione ha creato enormi punti interrogativi per il futuro. Non è un caso che dopo l’esplosione dei Bitcoin, in termini di volumi transati,  le banche non riescano a riguadagnare il terreno perso.

L’esplosione dei Bitcoin ha creato enormi punti interrogativi nel sistema finanziario. Fin da subito il mercato finanziario ha compreso che la monete virtuali potevano giocare un ruolo determinate in un prossimo futuro. L’argomento Bitcoin  e in particolar modo l’argomento blockchain sono entrati nelle agende di tutti paesi avanzanti.

L’impatto che potrebbe avere questa tecnologia nel mondo potrebbe  creare non pochi problemi all’attuale sistema finanziario. Le banche vivono sostanzialmente di commissioni e d’interessi. Quando la banca effettua delle operazioni fa pagare al cliente per il servizio prestato una commissione per il  lavoro svolto. Le commissioni vengono applicate quando effettuiamo un bonifico oppure quando preleviamo somme di denaro e per la banca questa voce in bilancio pesa in termini di guadagno.

Le monte virtuali sono nate con l’obbiettivo di evitare il sistema bancario, “collegando” gli individui con un sistema peer to peer. Questo sistema mette in contatto direttamente le persone attraverso delle chiavi pubbliche una sorta di IBAN che consente all’individuo di pagare e ricevere pagamenti da terzi. La sostanziale differenza tra il classico IBAN e una chiave pubblica è l’anonimato: possiamo effettuare e ricevere pagamenti in sicurezza pur senza sapere la reale identità dell’individuo. Questa peculiarità della blockchain ha fatto storcere il naso a molti, basti pensare che fin da subito i Bitcoin sono stati utilizzati per effettuare transazioni illecite.

L’anonimato è diverso dalla non tracciabilità, in altre parole è possibile risalire agli autori di transazioni fraudolente attraverso un registro pubblico, in questo registro vengono memorizzate tutte le transizioni effettuate dagli utenti. L’anonimato svolge un’unica funzione ovvero quella di proteggere l’utente da attacchi fraudolenti. Questo è necessario perché la blockchain si basa su di un registro distribuito tra gli utenti.

Perché il sistema banca non può ignorare i Bitcoin

Le banche prima sono entrate in crisi a causa dei prodotti tossici creati e venduti,  adesso sono in crisi per un modello che non funziona più. Il modello bancario attuale è minacciato da più parti e in particolar modo dal settore fintech che comprende in un certo senso anche la tecnologia più ambita ed invidiata dalle banche attualmente: la blockchain.

Fino ad adesso abbiamo chiarito alcuni aspetti sui Bitcoin ma non ancora abbiamo detto quale sia il vero “dilemma” che attanaglia il sistema bancario. Dal momento che il sistema Blockchain è molto più sicuro ed efficiente rispetto alla tecnologia attuale le banche stanno cercando di capire se e come possono adottarlo. In futuro prossimo il rischio tecnologico diverrà l’incognita principale per le banche. E’ prevedibile che il settore bancario subisca una digitalizzazione massiccia, facendo così diminuire i costi delle transazioni mentre i dati degli utenti diventeranno il vero asset.

Il World Economic Forum è una riunione che si tiene ogni inverno presso la cittadina di Davos in Svizzera tra i leader di ogni paese per discutere degli eventi economici più urgenti.

Durante il più recente World Economic Forum l’argomento che ha tenuto banco è stato proprio quello legato al sistema Blockchain. L’argomento principale della riunione era infatti il paper dal titolo “The Future of Financial Infrastructure”. Come facilmente si può intuire dal titolo, il forum verteva proprio sul futuro dell’infrastruttura finanziaria.

In un prossimo futuro è probabile che le banche adottino un sistema di blockchain la quale, in occasione del forum, è stata definita come il futuro cuore pulsante del sistema finanziario. Non stiamo quindi parlando di un semplice miglioramento tecnologico ma di una vera e propria rivoluzione copernicana.

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