L’’ETF spot su XRP di Canary Capital è pronto al debutto sul Nasdaq, aprendo la strada a nuovi afflussi istituzionali e potenzialmente a un rally fino a 5 dollari.

Debutto negli Stati Uniti per l’ETF su XRP
Canary Capital è a un passo dall’entrare nella storia dei mercati crypto con il primo ETF spot su XRP approvato negli Stati Uniti. La società ha presentato il Form 8-A alla SEC, l’ultimo passaggio regolamentare prima della quotazione ufficiale sul Nasdaq, prevista per giovedì. L’approvazione segna un momento storico per Ripple e per l’intero comparto delle altcoin, quasi due anni dopo l’esordio dei Bitcoin spot ETF a gennaio 2024.
Il fondo, denominato Canary Funds XRP Trust, offrirà esposizione diretta all’asset sottostante e sarà pienamente coperto da riserve di XRP custodite da un trust regolamentato, in linea con il Securities Act del 1933. Ciò lo distingue dal più recente ETF ibrido REX-Osprey ($XRPR), che fornisce solo esposizione parziale attraverso un mix di asset e presenta costi di replica più elevati. Il debutto di Canary potrebbe favorire una formazione del prezzo più trasparente (“cleaner price discovery”) e fungere da test per misurare l’interesse istituzionale verso asset diversi da Bitcoin ed Ethereum.
Ripple punta a diventare un colosso
Mentre l’ETF accende i riflettori su XRP, Ripple consolida la propria strategia di espansione globale sotto la guida del CEO Brad Garlinghouse, che mira a rendere XRP il cuore della finanza internazionale.
Nel 2025 l’azienda ha speso quasi 4 miliardi di dollari in acquisizioni, tra cui l’acquisto di Hidden Road (broker istituzionale) per 1,3 miliardi e GTreasury Software per oltre 1 miliardo, rafforzando la propria infrastruttura nei mercati tradizionali.
In parallelo, Ripple ha lanciato Ripple Prime, una piattaforma OTC per investitori istituzionali americani che consente di negoziare grandi quantità di token con minima slippage. Con una valutazione che ha raggiunto i 40 miliardi di dollari, e oltre 95 miliardi di dollari in transazioni processate negli ultimi due anni, Ripple si posiziona oggi come uno dei protagonisti più influenti nella convergenza tra finanza tradizionale e blockchain.
XRP potrebbe raggiungere i $5
Nonostante un calo momentaneo del 2% a 2,40 dollari nelle ultime 24 ore, diversi indicatori suggeriscono un potenziale rialzista per XRP. Secondo i dati, oltre 216 milioni di XRP (circa 556 milioni di dollari) sono stati ritirati dagli exchange nell’ultima settimana, riducendo l’offerta disponibile e segnalando fiducia di lungo termine tra i possessori.
L’analista Onur ha evidenziato la formazione di un pattern “cup and handle” accompagnato da un Cumulative Volume Delta positivo, dinamica che in passato ha preceduto rally del 75%. Inoltre, l’attività on-chain è ai massimi da tre mesi, mentre l’inclusione di 11 prodotti ETF XRP sul sito della DTCC conferma l’interesse crescente del mercato istituzionale.
Alcuni esperti stimano che, nel primo anno, gli ETF su XRP potrebbero attirare fino a 8 miliardi di dollari, generando un vero e proprio “supply shock” data la ridotta disponibilità di token sugli exchange. Con questi presupposti, gli analisti di ritengono plausibile un obiettivo di 5 dollari entro la fine del 2025, in caso di prosecuzione del trend rialzista e di afflussi sostenuti dagli ETF.
Maxi Doge: la meme coin che punta ai massimi
Accanto ai grandi nomi come XRP, anche il fenomeno Maxi Doge ($MAXI) continua a guadagnare trazione nel mercato delle meme coin. Ispirato al popolare Dogecoin ma con una narrativa più ironica e aggressiva, quella del “cugino muscoloso di Doge”, il progetto unisce umorismo e rendimento, con numerose potenzialità.
Sviluppata su Ethereum, la tokenomics di Maxi Doge prevede il 40% dell’offerta destinata alla prevendita, il 15% per la liquidità e un’allocazione strategica per marketing e il Maxi Fund, destinato a sostenere la crescita dell’ecosistema. Il token $MAXI offre un vantaggio per i primi investitori, ovvero un meccanismo di staking con un rendimento annuo del 77%.
La prevendita, lanciata a un prezzo di 0,0002675 dollari per token, ha già raccolto oltre 3,9 milioni di dollari, con un obiettivo complessivo di 15,76 milioni di dollari.
I contratti hanno superato gli audit di SolidProof e Coinsult, garantendo trasparenza e sicurezza. Il progetto mira inoltre a introdurre un sistema di trading con leva da 100x a 1.000x, partnership con piattaforme di futures, e tornei a premi dedicati alla community, che rappresenta il cuore pulsante della “Maxi Army”.
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