La notizia è stata diffusa oggi con un comunicato stampa, la contea dello Utha lancerà un progetto pilota per permette alle forze militari in servizio attivo nello stato di utilizzare l’app Voatz per espletare al proprio voto; l’iniziativa è il risultato della collaborazione della divisione elettorale della contea dello Utah e di Tusk Philanthropies (interessate soprattutto a trovare una soluzione di contrasto al fenomeno dell’astensione), mentre l’azienda alle spalle di Voatz e il National Cybersicurity Center si occuperanno di garantire il corretto svolgimento del voto e la sicurezza della piattaforma.
Via al voto blockchain in Utah
Non è la prima volta che Voatz viene impiegato, prima ancora era toccato a Denver, in occasione delle elezioni comunali, ed alla Virginia Occidentale, in concomitanza con il voto per le primarie; si tratta però della prima volta che uno stato americano offre tra le soluzioni di voto disponibili quello mobile basato su blockchain in concomitanza con elezioni federali. Bradley Tusk, fondatore e CEO di Tusk Philanthropies, è particolarmente entusiasta di questo progetto perché, a suo dire, intanto dimostra quanto gli USA abbiano intenzione di investire sul voto blockchain e, in secondo luogo, è un sistema che permette di aumentare la partecipazione al voto, un grosso problema dal momento che, afferma Tusk snocciolando qualche dato, nel corso delle precedenti elezioni del 2016 ben 300.000 elettori americani non erano riusciti a riconsegnare in tempo il proprio voto cartaceo agli impiegati della contea.
Voatz risolve quindi un questione, quella dell’astensione, di lunga data e fornisce un caso d’uso concreto alla blockchain che dimostra come questa sia una tecnologia capace di impattare soprattutto sull’impianto istituzionale e politico delle nostre democrazie; dal momento che questi sistemi di voto sono sia sicuri che poco dispendiosi, quindi, presto le persone si inizieranno a domandare per quale motivo non si voti più spesso e su più argomenti.
Già il semplice fatto di consentire a centinaia di migliaia di persone di esprimere il proprio voto rappresenta un passaggio fondamentale per la qualità delle nostre democrazie, dal momento che significa ridurre l’astensione e, potenzialmente, cambiare radicalmente l’esito di un voto, il fatto di poter portare alle urne (per quanto virtuali) sempre più persone e sempre più spesso implica un futuro in cui i singoli individui avranno molto più potere decisionale rispetto a quanto non ne abbiano oggi.
La tecnologia blockchain, per concludere, rende possibile il passaggio dalla democrazia rappresentativa, così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, a quella diretta, che poi altro non significa che dare ad ogni cittadino la possibilità di far valere il proprio voto con maggior frequenza, permettendogli di entrare direttamente nel merito di alcune scelte che incidono profondamente sulla qualità della sua vita e che sempre più persone non sembrano più disposte a voler lasciare nelle mani dei governi.
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