Citando un vecchio film di Ben Stiller potremmo dire “E alla fine arriva Microsoft”; si, perché il colosso proprietario del sistema operativo Windows ha rilasciato una suite di strumenti che permette agli utenti di creare applicazioni basate su ethereum attraverso la piattaforma di cloud computing Azure. Si chiama “Azure Blockchain Development Kit” ed ha lo scopo di aiutare gli sviluppatori a creare e distribuire applicazioni basate sulla tecnologia della seconda rete blockchain al mondo (dopo bitcoin). Il servizio è stato in realtà lanciato a novembre dello scorso anno, ma nella giornata di ieri sono state annunciate diverse novità; Chris Pietschmann, fondatore di BuildAzure.com, lo ha annunciato con un post pubblicato sul blog ufficiale nella giornata di ieri; il kit è un’estensione del codice sorgente visual studio code di microsoft e permette di utilizzare strumenti open source già noti alla comunità come Truffle e Solidity. Il kit incorpora i servizi di Azure per la gestione delle chiavi, le identità off-chain e le API di dati, per il monitoraggio e la messaggistica in un’architettura di riferimento che può essere utilizzata per creare rapidamente applicazioni basate su blockchain; nella versione iniziale che, come accennato, è stata rilasciata alla fine dello scorso anno, si era deciso di privilegiare le funzionalità relative a tre temi chiave: connessione delle interfacce, integrazione di dati e sistemi e distribuzione di contratti intelligenti e reti blockchain al fine di fornire soluzioni end-to-block agli sviluppatori che hanno lo scopo di permettere ad organizzazioni, persone e dispositivi di connettersi alla blockchain attraverso un insieme eterogeneo di interfacce utente. Con i recenti sviluppi la creazione di applicazioni per smart contract viene sensibilmente semplificata grazie all’integrazione con servizi come Logic Apps e Flow. Questo kit, quindi, appare chiaramente orientato al mondo business ed intende semplificare la realizzazione di infrastrutture decentralizzate attraverso l’uso di interfacce utente e dashboard per la gestione dei permessi e per la consultazione di report statistici in merito all’attività svolta dal network. Le applicazioni, come tutti gli appassionati della tecnologia blockchain sanno bene, sono potenzialmente infinite, con buona pace dei detrattori che si ostinano a sostenere che il solo ambito di utilizzo di questa tecnologia sia il fintech; la realtà, invece, è che i colossi dei servizi cloud hanno capito perfettamente che le potenzialità della blockchain si estendono sostanzialmente a qualunque settore che richieda di gestire grandi volumi di dati. Microsoft, in ogni caso, non è la prima (e verosimilmente non sarà l’ultima) dei colossi tecnologici ad entrare nella partita blockchain; IBM, ad esempio, in questo momento rimane uno degli attori principali, ed ha contribuito in maniera importante a sostenere la spinta per l’adozione di questa tecnologia. Un altro colosso del settore che si appresta a entrare nel gioco è AWS (acronimo di Amazon Web Services, azienda statunitense di proprietà del gruppo Amazon) che poco tempo fa ha aperto il proprio servizio di blockchain gestito che semplifica la creazione e l’amministrazione di reti Blockchain altamente scalabili.
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