La SEC, nella giornata di ieri, ha emesso un ordine restrittivo contro TON, controllata da telegram, per il lancio previsto di GRAM, col quale si sarebbero dovuti raccogliere la bellezza di 1,7MLD di dollari. L’annuncio è arrivato ieri con un comunicato sul sito della Securities and Exchange Commission statunitense. Telegram aveva già piazzato quasi 3mld di dollari vendendo token a prezzi scontati a centinaia di utenti sparsi in tutto il mondo, di cui 1mld di dollari a cittadini statunitensi, senza però provvedere a registrare la sua offerta. Stephanie Avakian, co-direttorice della Division of Enforcement (che non saprei come tradurre in italiano) della SEC, ha dichiarato in una nota che:
“Attraverso tale azione intendiamo impedire a Telegram di inondare i mercati statunitensi con token digitali che riteniamo siano stati venduti illegalmente”
Come riportato nel comunicato ufficiale Steven Peikin (che dirige insieme alla Avakian la Division of Enforcement presso la SEC) ci è andato giù ancora più pesante dichiarando che:
“Abbiamo ripetutamente affermato che gli emittenti non possono evitare le leggi federali sui titoli semplicemente etichettando il loro prodotto come una criptovaluta o un token digitale. Telegram cerca di ottenere i vantaggi di un’offerta pubblica senza ottemperare alle responsabilità di divulgazione consolidate volte a proteggere i piccoli investitori da rischi eccessivi.“
Oggettivamente Telegram non si è comportata in maniera trasparente, basti pensare che solo di recente ha confermato ufficialmente il suo coinvolgimento in TON attraverso una mail agli investitori con la quale ha promesso il lancio della moneta per la fine di questo mese e aggiornato i suoi termini e condizioni; inoltre bisogna considerare che GRAM in realtà non è mai stato emesso ma telegram l’ha venduto comunque, promettendo agli investitori di consegnare le monete al momento del lancio della sua blockchain, cosa che sarebbe dovuta avvenire entro il prossimo 31 ottobre ma che, a questo punto, non è detto che avvenga nei modi e nei tempi previsti. Il reclamo della SEC è stato depositato nella giornata di ieri presso il tribunale distrettuale federale di Manhattan, ed accusa entrambi gli imputati (Telegram Group Inc. e la sua controllata al 100% TON Issuer Inc.) di violare le disposizioni di registrazione del Securities Act; l’indagine è stata condotta da Daphna A. Waxman, Morgan B. Ward Doran e John O. Enright della Cyber Unit della SEC mentre la supervisione del caso è stata affidata a Carolyn Welshhans, capo ad interim della Cyber Unit della SEC e Lara Shalov Mehraban, direttore regionale associato dell’Ufficio regionale di New York. Il contenzioso della SEC sarà guidato da Jorge G. Tenreiro e Kevin McGrath.
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