Il mondo delle criptovalute si è svegliato da un letargo durato più di un anno e, con la primavera, sembra tornato anche l’entusiasmo nella cripto-comunità; la cosa era nell’aria da giorni, tra chi (come il sottoscritto) preferisce frenare gli entusiasmi e chi invece (come John McAfee) dichiara pubblicamente che il bear market ha ormai esaurito le cartucce. I segnali di una possibile fine del predominio degli orsi sui mercati delle valute virtuali si susseguono ormai da diversi giorni, il forte rialzo del prezzo di Bitcoin non è che uno dei tanti aspetti che hanno indotto numerosi tra i maggiori osservatori a rompere gli indugi e a consigliare pubblicamente di precipitarsi a comprare BTC.
Nuovo picco nelle ricerche Google per il Bitcoin
Il sentiment sui social era già in ripresa da metà marzo, con la comunità degli appassionati che sembrava improvvisamente aver ritrovato la voglia di ridere (indipendentemente dall’andamento del prezzo) e un florilegio di meme che spuntavano fuori da ogni parte. Ripulitasi dalla polvere accumulata nell’ultimo anno una parolina magica che quasi avevamo dimenticato è tornata a far capolino sul web, con numerosi trader che hanno iniziato a parlare senza alcuna remora di “alt season”. Ed infatti proprio le altcoin sono state quelle che per prime hanno dato un segnale di vita, con rialzi anche molto importanti e una ripresa dei volumi accompagnata da un’esplosione della volatilità a cui non eravamo più abituati. Nel frattempo anche Bitcoin tornava a battere segnali di vita e, come una sorta di Pantani redivivo, sollevandosi sui pedali staccava la soglia dei 3.000$ lanciandosi alla conquista del gran premio della montagna, la resistenza rappresentata da quota 4.000$. Li il nostro amatissimo ha sostato per qualche giorno, come a voler riprendere fiato, per poi rompere ogni indugio, fracassare la soglia dei 4100$ per andare a testare quota 5.000$ fino ad un massimo di giornata (quello di ieri) molto vicino a sfondare i 5300$. Questa la situazione fino ad oggi, volendo fare un riassunto di quelli che sono i vari segnali che hanno condotto BTC a lanciarsi in una nuova corsa rialzista.
In queste ore sono tornati a circolare anche i grafici google trends, che ci offrono un segnale forse ancora più attendibile di quelli che abbiamo sviscerato fino adesso, infatti il volume delle ricerche su google per la regina delle criptovalute si è improvvisamente impennato, toccando un nuovo massimo come non accadeva da tempo. La ripresa dei volumi di ricerca su internet sancisce anche la ripresa dell’interesse da parte dei potenziali investitori (grandi o piccoli che siano), di tutti coloro che pur essendosi accostati a questa tecnologia hanno avuto la prudenza di non precipitarsi a comprare sul picco da 20.000 dollari toccato nel dicembre 2017 così come di quelli che non sono stati altrettanto cauti ma che, pur avendo ricevuto una severa lezione durante il mercato ribassista, si riaccostano ora al mondo delle criptovalute con rinnovato entusiasmo.
Ma allora siamo di nuovo in un mercato bullish? E’ ancora presto per dirlo, questo mercato offre poche certezze, ma potremmo dire, sull’onda di un entusiasmo francamente contagioso, che con ogni probabilità il peggio è passato. Se qualcuno m’avesse interrogato sullo stato di salute di Bitcoin fino a solo qualche mese fa avrei risposto, citando un vecchio film, che “ha da passà ‘a nuttata” oggi, se mi venisse posta nuovamente la stessa domanda, direi che la nottata è passata ed anche questa volta, nonostante le solide certezze dei maggiori detrattori, la nostra amata criptovaluta s’è ostinata a sopravvivere. Avanti di questo passo finirà che faranno in tempo a morire prima (di vecchiaia, s’intende) i detrattori delle criptovalute ed alla fine chissà che non ci tocchi pure pagargli il funerale, ovviamente in bitcoin.
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