Nella nostra ultima analisi settimanale su bitcoin, lunedì 23 settembre (il giorno del lancio di bakkt) avevamo consigliato di evitare di farsi prendere dalla FOMO, di adottare un approccio attendista e orientato alla prudenza perché la sensazione era che ci sarebbe stato un ritracciamento pesante e che il prezzo di bitcoin sarebbe scivolato intorno a quota 9200$ (il punto pivot era già rotto, ci aspettavamo un test della S1) entro la fine del mese. Siamo stati fin troppo ottimisti, infatti il lancio di bakkt nella prima settimana è stato un flop e il dump è arrivato, molto più pesante di quanto ci aspettassimo, il giorno dopo la nostra analisi con gli orsi che hanno rifilato una zampata violenta che ha scaraventato le quotazioni oltre la S1, rompendo di schianto la S2, fino a testa la S3 in quota 8mila dollari. Il dump di martedì scorso ha ovviamente provocato una bella crisi depressiva nella comunità, tuttavia chi ci segue abitualmente sa che ci attendevamo qualcosa del genere; l’idea che mi son fatto, ma potrei sbagliare, è che la caduta sia stata così violenta solo perché in molti hanno atteso il lancio di bakkt per vedere che aria sarebbe tirata, appena s’è sparsa la voce dello scarso interesse mostrato verso i nuovi futures ecco che sono iniziate le vendite e, alla rottura dei diversi supporti, s’è scatenato il panic selling. Detto questo andiamo subito a dare un’occhiata ai grafici per provare a capire cosa attenderci dalle prossime settimane.

USDT/BTC crypto winter is coming, again

I più attenti ricorderanno le previsioni trionfalistiche di un nuovo ATH entro la fine dell’anno e si saranno anche accorti che le stesse persone che facevano tali proclami adesso sono sparite dalla circolazione o comunque stanno fischiettando come se nulla fosse; intendiamoci, non è il caso di farsi prendere dal panico, ci sono ancora discrete possibilità che quelle previsioni si avverino, io però non ci conterei troppo. Comunque, come sempre, per prima cosa andiamo a dare un’occhiata al grafico 30D che, come abbiamo già accennato, ci mostra che il prezzo ha arrestato la sua caduta in corrispondenza della S3; il MACD intanto è tornato ribassista e le bande di bollinger ci fanno intuire che, ammesso che davvero bitcoin riesca a mettere a segno un nuovo massimo storico entro la fine dell’anno, prima è più probabile che ritracci ancora fino in zona 6900$. Il grafico settimanale, purtroppo, non ci restituisce segnali differenti, il prezzo è attualmente sospeso sul nulla e per tentare un’inversione (dopo la rottura del precedente triangolo ribassista) dovrà necessariamente mettersi in caccia di un supporto solido, che non può essere sicuramente la S3 sui punti pivot; in questo momento la zona ideale per una possibile inversione è tra quota 6300$ e quota 7300$ (ma io comunque vi sconsiglierei di piazzare un ordine d’acquisto in questa fascia già ora, vedremo dopo perché). Passiamo al grafico 1D, che ci mostra sia la divergenza ribassista sul MACD che inevitabilmente ha condotto alla rottura al ribasso del triangolo ribassista che si è venuto a formare nelle settimane scorse, ma ci mostra soprattutto che il prezzo ha “rotto le nuvole” si è portato cioè nuovamente sotto le nuvole di ichimoku, cosa che i nostri lettori più assidui avranno ormai, si spera, imparato essere una situazione dichiaratamente bearish. Attenzione perché le due medie mobili (la Tenkan sen e la ‎Kijun Sen) rappresentano in questo momento due resistenze e sono anche poste molto più in alto rispetto alle quotazioni attuali (a 8900$ e 9300$); in questo momento un rimbalzo anche importante rimane possibile, ma difficilmente ci sarà una vera inversione, più probabile che intorno a quota 8500$ i soliti account inizino a spargere FOMO, attirando così i neofiti che rimarranno con un pugno di mosche in mano quando il prezzo verrà respinto con violenza da quota 9300$ (o magari anche da quota 10300$ qualora il rimbalzo arrivasse a languire il bordo inferiore della nuvola). Insomma, fate attenzione perché è in agguato il classico schiaffone alla satoshi, una specialità della casa che vede il trader neofita andare in perdita del 50% dopo non aver neanche fatto in tempo a leccarsi i baffi per un profitto del 10/15% (e quando già iniziava ad immaginarsi milionario); ci siamo passati tutti e tutti abbiamo avuto qualcuno che ha tentato di risparmiarci questa dolorosa esperienza e tutti abbiamo preferito ignorarlo. Detto questo vi dico qual è lo scenario più probabile secondo me, ma per farlo dovete tirare un paio di linee sul grafico, quindi andate sul sito del vostro exchange, settate il time frame a 30D ed approntate gli strumenti da disegno; fatto questo tracciate la resistenza unendo i massimi del gennaio 2017 e di giugno 2019, poi tracciate il supporto unendo i minimi del giugno 2017 e del novembre 2018. Ora, di fronte agli occhi avete un triangolo, quello che sta succedendo (a mio parere, ma magari tra due settimane la vedrò diversamente) è che stiamo tornando giù a testare il supporto del triangolo, cosa che dovrebbe avvenire proprio entro la fine di quest’anno, con un minimo che immagino possa essere intorno a quota 5mila dollari (ed è qui che dovrete tentare di comprare di nuovo). Quello che penso è che questo enorme triangolo corrisponda a una gigantesca fase di accumulazione e che la resistenza verrà rotta al rialzo nel corso del 2020, probabilmente tra maggio e ottobre.

Previsione settimanale

Ora, per tutto quello che ho scritto fin qui potete chiaramente intuire che in questo momento sono bearish bitcoin; attenzione però, perché come ho spiegato non è per nulla da escludersi un ritracciamento importante al rialzo, che potrebbe anche arrivare fino a un massimo di quasi 11mila dollari, regalando profitti di un certo rilievo ai trader più esperti, tuttavia il trend credo che ormai sia definito per il resto dell’anno e siamo nuovamente dentro una tendenza ribassista. Vorrei però che chi ci segue abitualmente iniziasse a calarsi nell’ottica di idee di immaginare il mercato come se fosse una persona e che questa persona sia uno schifoso sadico; questo sadico maledetto si diverte a confonderci, a mischiare le carte in tavola, a far esplodere la volatilità quando meno ce lo aspettiamo. Al netto di quello che leggiamo sui grafici la verità è che l’analisi tecnica non da certezze ma solo probabilità, noi qui discutiamo di scenari più o meno possibili, ma di sicuro nel mondo del trading non c’è nulla, si dovrebbe parlare di movimenti più o meno probabili, mai di certezze. C’è poi una cosa che non diciamo da un po’ di tempo e che vorrei cogliere l’occasione di ripetere e cioè che bitcoin non si vende (mai), bitcoin si accumula; quello in BTC è un investimento di lungo termine, chi compra bitcoin pensa a 10, 15, 20 anni, fa una scommessa sul futuro, non ragiona su base settimanale. Da quando mi sono accostato a bitcoin io non ho mai venduto, e come me quasi tutti coloro che fanno parte della comunità; parliamoci chiaro, qui nessuno di noi investe cifre a molti zeri, nella migliore delle ipotesi stiamo parlando di qualche migliaio di euro (per altro accumulati facendo trading, perché di solito si entra al mercato con qualche centinaio di euro, a meno di non essere i gemelli Winklevoss). Quindi quando scrivo che sono bearish su bitcoin non vorrei che passasse il concetto che sto vendendo le mie monete, è l’esatto contrario, significa che sono in attesa che il prezzo raggiunga la zona ideale per spingermi a valutare un nuovo acquisto, sto, in pratica, accumulando; ora, le possibilità sono sempre e solo due, o bitcoin finirà col fallire ed in tal caso io avrò perso i miei soldi, o sarà ancora qui tra 30 anni ed in tal caso il prezzo potrebbe facilmente aver raggiunto cifre astronomiche. Quelle 200/300 euro che con cadenza annuale o semestrale investiamo su bitcoin quando raggiunge il fondo in un periodo di 30 anni diventano un investimento di 6mila/9mila euro; ed è questa la partita che ci giochiamo, nel lungo periodo, in caso nei prossimi trent’anni bitcoin replichi ciò che ha fatto negli ultimi dieci, la possibilità che questo investimento ci ripaghi la pensione (una pensione molto, ma molto bella, se vi fate due calcoli di quanto può valere). Nella migliore delle ipotesi, quindi, bitcoin ci regalerà una vecchiaia tranquilla su qualche spiaggia tropicale, nella peggiore delle ipotesi, invece, ci avrà tolto di tasca un paio di centoni l’anno, cosa che non ci avrà certamente mandato in rovina, anzi, sostanzialmente stiamo parlando di una ventina di euro al mese, praticamente poco più che una pizza e una birra con gli amici il fine settimana. Questo vorrei che fosse molto chiaro, quindi lo ripeto ancora, la partita che stiamo giocando non è per diventare ricchi sfondati nel giro di un paio d’anni, ma per garantirci una vecchiaia serena con un investimento che non ci permetterebbe nemmeno di accedere alla più miserabile delle previdenze complementari; ricordate quindi, bearish o no è per certi versi persino irrilevante, bitcoin non si vende, si accumula.

Nota bene: questo post non intende fornire in alcun modo consigli di natura finanziaria relativi a come investire il vostro denaro ma ha finalità puramente didattiche, ValuteVirtuali non ha denaro investito in BTC.

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