Bitcoin Usd

Nel report del 23 ottobre avevamo scritto relativamente al Bitcoin Usd “Non è quindi esclusa un’ultima zampata dei tori con una sequenza di tre massimi ravvicinati (i primi due sono stati già realizzati a 5845 e 6075) da cui partirebbe quel consolidamento che andrebbe a caratterizzare l’ultima parte dell’anno”.

Bisogna prima di tutto essere sinceri ed ammettere che il nostro ottimismo per una correzione da avviare poso sopra 6000 è letteralmente evaporato dopo l’annuncio del Chicago Mercantile Exchange (CME) il quale ha mostrato la volontà di quotare un future sul Bitcoin. Un vero e proprio battesimo finanziario che ci chiediamo come potrà essere portato avanti non essendo Bitcoin ancora considerato alla stregua di uno strumento finanziario qualsiasi, almeno negli Stati Uniti.

Rimane però un dato di fatto, Bitcoin è letteralmente esploso sulla notizia salendo anche oltre la parete superiore del canale rialzista.

A questo punto possono prendere corpo due scenari. O si entra in una fase altamente speculativa con il prezzo che comincia a salire in modo parabolico, oppure quella vista la settimana scorsa è stata una trappola per tori.

Questa settimana riproponiamo il grafico del 23 ottobre con un’aggiunta. Se infatti l’RSI continua ad abbozzare delle divergenze con i prezzi, quello che noi preferiamo tenere come bussola di riferimento per avere la conferma di una correzione più incisiva è in arrivo, è l’andamento del Macd. Da questo punto di vista le notizie paiono rassicuranti per Bitcoin visto che il Macd si sta nuovamente allontanando dalla linea del segnale.

Sicuramente si perderà il primo pezzo della discesa, ma quando il Macd taglia la linea del segnale dall’alto verso il basso allora quella è la conferma che un po’ di soddisfazione per i ribassisti è in arrivo. E’ stato così a giugno e a settembre. Fino ad allora ogni strategia short rischia di essere controproducente.

Le prossime settimane saranno comunque decisive per definire l’andamento di Bitcoin nel primo trimestre 2018.

 

Ripple Usd

Se per un attimo escludessimo il Bitcoin dal paniere delle principali criptovalute ci accorgeremmo che la situazione tecnica che stanno vivendo tutti gli altri attori come Ethereum, Litecoin e Ripple è molto similare e ben lontana da quella situazione di rialzo parabolico che si sta realizzando sul Bitcoin.

Proprio di Ripple vogliamo parlare questa settimana.

Dopo la sparata del mese di maggio in cui Ripple passò da 0.02 a 0.40 in pochissimi tempo, il rialzo si è progressivamente sgonfiato con la zona di 0.14 a fare da supporto in diverse occasioni. Unendo i minimi otteniamo una parete inferiore di quella che può essere definita una classica figura di consolidamento.

Nella parte alta possiamo individuare tra 0.27 e 0.30 delle resistenze consistenti e solamente oltre queste potremmo riconsiderare l’investimento long in Ripple.

Nel frattempo i trader potrebbero accontentarsi di giocare sul trading range avendo ben presenti livelli di supporto e di resistenza.

Un buon strumento per cercare di entrare con il giusto timing su Ripple è il Macd. Come si vede dalle barre verticali quando il Macd (linea rossa) taglia dal basso verso l’alto la linea del segnale allora arriva il momento di tentare la scommessa su Ripple con una buona probabilità di successo.

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