Bitcoin Usd
Bitcoin arriva così anche a quota 11 mila prima di incappare in un clamoroso flash crash che mercoledì sera ha messo fuori uso le piattaforme di scambio di tutto il mondo. Coinbase è stato inaccessibile per diversi minuti prima di permettere ai suoi clienti di operare.
Impressionante era stata la marcia delle ultime settimane. Basti pensare che ad inizio ottobre il prezzo di Bitocin era di 6400 Usd, a fine settembre di 4140 Usd. In due mesi il rialzo è stato di quasi 7000 Usd, oltre il 170% prima appunto del flash crash che dal massimo di 11235 Usd ha portato Bitcoin fino a 9250, una sobria correzione di quasi il 20% in una sola serata.
Chiaramente di fronte a questi numeri anche le più classiche previsioni di analisi tecnica rischiano di diventare poco credibili, travolte da un rullo compressore che macina record su record e poi all’improvviso si ferma.
In realtà proprio l’analisi tecnica ci offre una prospettiva interessante per capire a che livello di temperatura sta girando il motore. Il surriscaldamento può durare giorni o settimane, ma ogni passo in avanti diventa sempre più rischioso da assecondare con strategie long e ieri sera ne abbiamo avuto la dimostrazione.
I sintomi di una correzione erano già presenti da qualche giorno e li avevamo commentati in precedenti report.
Lo ripetiamo serve pazienza perché mercati così volatili prima o poi una finestra di ingresso la offronto. Se una correzione è partita sarà la media mobile a 100 giorni a rappresentare il livello di supporto principe da sfruttare per entrare su Bitcoin con maggiore convinzione.
Particolare di non poco conto, per arrivare su questo supporto dinamico sarà necessaria una correzione di poco meno del 50% dal massimo di mercoledì sera visto che attualmente questo supporto dinamico si posiziona attorno a 5600 Usd. Primi segnali di allerta se il prezzo scenderà sotto la media mobile a 10 giorni, indicatore molto affidabile nel breve periodo ed attualmente a 8900 Usd. Ci siamo vicini
Ripple Usd
Dopo quasi un mese torniamo a parlare di Ripple. Per la quarta criptovaluta per capitalizzazione (alle spalle di Bitcoin, Ethereum e Bitcoin Cash) gli anni di vita sono ormai cinque, ma appare decisamente scadente l’andamento raccolto in questi anni per i possessori di Ripple. Questo fino alla settimana scorsa.
Ad inizio novembre avevamo scritto “Nel frattempo i trader potrebbero accontentarsi di giocare sul trading range avendo ben presenti livelli di supporto e di resistenza.
Un buon strumento per cercare di entrare con il giusto timing su Ripple è il Macd. Come si vede dalle barre verticali quando il Macd (linea rossa) taglia dal basso verso l’alto la linea del segnale allora arriva il momento di tentare la scommessa su Ripple con una buona probabilità di successo.”
Come il segnale arrivato sul Macd ci ha permesso di cavalcare questo mini rally di Ripple, ora sarà importante monitorare lo stesso per captare segnali inversi.
La salita di Ripple infatti sembra in procinto di cambiare marcia. La trendline ribassista che ne arginava le velleità da mesi è stata violata con decisione verso l’alto.
Area 0.25/0.27 faceva da spartiacque tra bull e bear market, ma la rottura bullish e la reazione opposta a quella di Bitcoin durante il flash crash di Bitcoin (Ripple ha guadagnato il 15%) fanno propendere per un cambio di trend. L’ultimo ostacolo per Ripple è la solida resistenza di 0.28 (top di ottobre). Superata questa non sembrerebbero esserci grandi ostacoli fino a 0.34/0.39.
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