Avevamo già visto come i motori di ricerca di Google testimoniassero non certamente un surriscaldamento dell’attenzione del pubblico attorno alle criptovalute con livelli di interesse letteralmente precipitati dopo i picchi di dicembre 2017. Adesso è arrivata anche la conferma da un sondaggio Gallup dal quale si evince che solo il 2% degli americani possiede Bitcoin. Il sondaggio è stato condotto a maggio tra investitori con almeno 10 mila Dollari di patrimonio. Certamente non una percentuale tale da generare preoccupazioni di tenuta del sistema finanziario o di bolla speculativa. Altri due dati interessanti sono arrivati dal sondaggio. Il 72% degli intervistati non ha nessuna intenzione di acquistare criptovalute, mentre il 26% è intrigato da questi nuovi strumenti. Andiamo ora all’analisi tecnica delle due cryptocurrency selezionate oggi.
Ethereum Eur
Ethereum sta vivendo una delle sue tanti fasi di pausa che hanno caratterizzato un bull market tuttora in piedi ma che adesso sta lottando a ridosso di supporti decisamente importanti in ottica prospettica. I massimi di giugno 2017 ed i minimi di aprile 2018 stanno agendo in modo esemplare da supporti con Ethereum che ha saputo reagire molto bene dopo il test di area 350. L’ultimo mese ha visto un drastico ridimensionamento della volatilità con massimi e minimi sempre più ravvicinati. Questa fase di congestione dei prezzi è ben sintetizzata dall’ADX. L’oscillatore che misura la forza del trend è sceso sotto a 15 e sta puntando con decisione il valore estremo di 10 che proprio ad ottobre 2017 fu un utile propulsore per la successiva esplosione dei prezzi verso l’alto. Sarà così anche stavolta?
Iota Eur
Sempre molto interessante e costruttiva la situazione tecnica di Iota. La criptovaluta non riesce ancora ad agguantare quota 1 Euro, ma nello stesso tempo si è rifiutata in diverse occasioni tra giugno e luglio di scendere sotto la fondamentale soglia di supporto di 0.75, livello che già ad aprile aveva arginato il tentativo di discesa. L’RSI con minimi crescenti rimane supportivo ma è ovvio che solo la rottura della trend line ribassista che guida da maggio 2018 potrà cambiare lo scenario. A dire il vero crediamo che anche in caso di break verso l’alto le due resistenze offerte dai massimi statici di luglio, rispettivamente 1.08 e 1.01, saranno gli ostacoli più critici. Andare oltre aprirebbe le porte ad un rally che non abbiamo nessun timore nel prevedere dirompente con probabile raddoppio di prezzo nel giro di qualche settimana.
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