Prima di analizzare Bitcoin vogliamo verificare a che punto sta il nostro Cripto Index, un paniere equipesato di quattro criptovalute (Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin) creato l’anno passato e del quale disponiamo di una discreta banca dati storica di prezzi. Al momento rimane in piedi l’importante rottura tecnica rialzista formalizzata nel mese di luglio. Movimento importante non solo perché ha interrotto il trend bearish iniziato a dicembre e bene definito nei confini dalla trend line ribassista, ma anche perché ha evitato la rottura di importanti livelli di supporto. Possibile che il Cripto Index subisca uno stop in prossimità dei massimi di maggio, ma la reazione sembra finalmente essere cominciata.
Bitcoin Eur
La delusione per la mancata approvazione da parte delle autorità di controllo americane dell’ETF dei gemelli Winklevoss per la creazione di un ETF basato su Bitcoin (è la seconda volta) ha frenato le velleità di Bitcoin che chiude la settimana con un bilancio di crescita superiore al 10%. I prezzi rimangono comunque in area 7000 a ridosso della resistenza critica di cui abbiamo parlato nel precedente articolo. Sarebbe positivo ora scaricare un po’ di ipercomprato senza perdere terreno per tentare l’assalto alle prossime resistenze di 8000/8500 Eur per Bitcoin.
ADA Cardano
Sono tante le criptovalute che negli ultimi mesi possono essere classificate tra le cosiddette nobili decadute. Tra queste certamente possiamo includere ADA Cardano entrata a dicembre nella top five delle criptovalute più capitalizzate al mondo prima di scivolare all’ottavo posto a poca distanza da Litecoin. I motivi sono tanti ma certamente pesa la maggiore polarizzazione degli investitori sulle big cap come Bitcoin oltre ad uno sgonfiamento repentino di quotazioni eccessive raggiunte da criptovalute ancora acerbe in un lasso di tempo troppo breve.
Cardano nasce in Svizzera e si caratterizza, secondo i suoi creatori, per il rigore scientifico che è stato adottato nello sviluppo della piattaforma Cardano e della moneta ADA che andremo ora ad analizzare dal punto di vista tecnico.
I prezzi sembrano aver trovato una base in area 0.12 con un doppio minimo che ha trovato la sua formalizzazione al superamento di 0.16. Questo livello è decisamente importante anche perché nel mese di marzo si era nuovamente ripresentata la figura di doppio minimo che con successo aveva anticipato il rally fino a 0.35. Vedremo se nelle prossime settimane il baricentro dell’azione si sposterà nuovamente verso questo livello tecnico dove si posizione la trend line che unisce i massimi di febbraio e maggio 2018 e dove teoricamente bisognerebbe prendere profitto dalle posizioni long.
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