Bitcoin Usd

Scampato il pericolo G20 Bitcoin si è un po’ fatto travolgere dalla negatività dei mercati finanziari, soprattutto azionari. Smarriti non tanto dal rialzo assolutamente previsto dei tassi di interesse da parte della Fed, ma piuttosto dall’accentuarsi delle tensioni innescate dalla decisione di Trump di mettere dazi commerciali anche sui prodotti cinesi, i mercati sono andati in tilt con le tensioni che si notano anche nel maggiore costo che le banche stesse sostengono per accedere alla liquidità. Lo spread tra Treasury americano a 3 mesi ed il tasso Libor (tipico indicatore di fiducia tra banche) è infatti salito a livelli che non si vedevano dal 2012.

Questa tensione si è riverberata anche su Bitcoin che dal punto di vista tecnico mantiene in essere il bull market grazie all’eccellente reazione del 18 marzo quando in Dollari venne toccato il minimo di 7300 esattamente sulla trend line rialzista partita l’estate scorsa.

Il problema per Bitcoin è legato all’incapacità dello stesso di andare oltre quella barriera di resistenza di 9400 che può essere considerata come lo spartiacque per un’accelerazione verso 11500 Usd, il vero banco di prova. Attenzione all’oscillatore Macd, uno dei più precisi nel fornire segnali bullish bearish negli ultimi tempi. Siamo vicini ad un incrocio del Macd dal basso verso l’alto rispetto alla linea del segnale che potrebbe appunto rilanciare le sorti di Bitcoin. Anche in quel caso è comunque necessaria una conferma dei prezzi sopra 9400 Usd.

Bitcoin Cash Eur

Sembra essersi addormentato Bitcoin Cash incapace di prendere una direzione dopo la mazzata di inizio anno quando il prezzo precipitò da oltre 3000 Eur a poco meno di 600 in poco più di un mese. Orma da settimane BCH si muove in uno stretto range compreso tra 700 e 900, con appunto la parte bassa sollecitata in più occasioni dimostrando la valenza di questo livello di supporto.

Proprio qui a febbraio il mercato fermò la sua corsa al ribasso e la sensazione è che quella in corso possa rivelarsi una fase di lenta accumulazione. Disposti ovviamente a cambiare idea con una chiusura sotto 700, Bitcoin Cash sta cercando, per ora senza successo, di invertire la sua tendenza almeno nell’oscillatore RSI. Potrebbe essere questa la fiammella che mantiene vive le speranze dei possessori del fratellastro di Bitcoin. Primi segnali bullish più concreti sopra 935 Eur, una resistenza oltre la quale crediamo che la strategia long potrebbe risultare nuovamente interessante. Fino ad allora meglio stare a guardare.

 

 

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