Ethereum Euro
Forse è arrivato il momento di Ethereum, questo almeno sembrano essere i primi indizi che emergono dall’analisi tecnica.
In una delle peggiori settimane dall’inizio dell’anno (i prezzi sono scesi da 705 a 522) il mercato è andato a colpire in pieno la media mobile a 200 giorni, media che da parecchio tempo rappresenta un’eccellente barriera di supporto. Tutti i minimi primari di ETH sono arrivati dopo il contatto con la media mobile e sempre dopo il raggiungimento della soglia di ipervenduto da parte di ETH.
Tutte condizioni realizzate la settimana scorsa a cui vanno aggiunte altre condizioni tecniche interessanti. Intanto un minimo a 522 Eur ancora superiore a quello di febbraio (dove ricordiamo sempre le due gambe correttive si sono perfettamente eguagliate in ampiezza); poi la figura di hammer con la quale il mercato ha reagito al ribasso persistente.
Dopo tre sedute consecutive di pesante calo, la tipica figura di inversione di un trend espressa dalla tecnica delle candele giapponesi, ha preso corpo favorendo una reazione verso area 600. Questo non significa che il malato Ethereum è fuori pericolo, ma la coincidenza con il test della preziosa media mobile non è da sottovalutare.
I compratori devono quindi mostrare di che pasta sono fatti e riportare l’oscillatore RSI sopra la soglia dell’ipercomprato. A quel punto il superamento di quota 700 rilancerebbe definitivamente il bull market.
Litecoin Euro
Bella reazione di Litecoin che si conferma in questo momento una delle criptovalute più reattive del panorama mondiale. Anche per Litecoin è arrivato il momento della riscossa venerdì con una bella figura a “martello” che ha impedito il test della media mobile a 200 giorni che anche per Litecoin rappresenta una supporto cruciale. Questa mancanza di passaggio dal supporto dinamico testimonia forza certamente, ma crediamo che un test potrebbe rivelarsi inevitabile nelle prossime sedute.
Attualmente in transito a 110 Eur, la media mobile potrebbe infatti continuare a rappresentare un polo di attrazione per LTC vista l’attuale impostazione dell’ oscillatore stocastico.
Dopo il picco di febbraio, l’oscillatore sta infatti ripiegando e la sua fase di normalizzazione prevede un passaggio sotto o vicino all’asticella dei 20 punti, ovvero dell’ipervenduto. Solo a quel punto avremo un terreno più fertile per puntare ad un movimento ascendente che si troverà di fronte la rocciosa ed ostica trend line ribassista che guida il ribasso da dicembre 2017.
Il secondo grafico che proponiamo non è relativo a Litecoin, bensì al fratello maggiore Bitcoin. L’abbiamo preso dal sito CNBC dove l’analista di Nomura Instinet ha evidenziato non solo il completo riassorbimento degli eccessi del trend rialzista del 2017, ma anche il doppio tentativo di sfondamento della base inferiore del canalone. Un successo nella rottura verso il basso sarebbe fatale per Bitcoin, ma sembre da CNBC sembra essere arrivato in soccorso il Bitcoin Misery Index https://www.cnbc.com/video/2018/03/09/the-bitcoin-misery-index-says-now-is-the-time-to-buy.html .
Questo particolare indicatore di sentiment realizzato da Tom Lee, il fondatore di Fundstrat’s, ha toccato il 9 marzo il livello di 18.8, il più basso da settembre 2011. La teoria dice che un livello inferiore a 27 teoricamente precede la miglior performance a 12 mesi per Bitcoin. Vedremo.
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