Bitcoin Eur

L’attacco hacker all’exchange coreano Coinrail ha riacceso le preoccupazione del mercato delle criptovalute tutte colpite duramente da ribassi consistenti nel weekend. Ormai appare una consuetudine; ogni volta che tenta di rialzare la testa Bitcoin viene zavorrato da situazione contingenti che vedono gli hacker protagonisti. E dire che alla fine della settimana scorsa qualche buona notizia si era affacciata sulla scena. Nello specifico due provider di ETF, Van Eck e SolidX hanno richiesto alla SEC la possibilità di trattare sul mercato un ETP indicizzato all’andamento di Bitcoin. Le società avrebbero garantito la presenza di sottostante fisico (quindi Bitcoin reali) con tanto di assicurazione contro furti e frodi. Vedremo nei prossimi giorni l’evoluzione di quello che sarebbe un  evento visto che a gennaio la SEC aveva respinto analoga richiesta presentata dai gemelli Winkleovoss.

Andando alla situazione tecnica di Bitcoin l’evoluzione è quella che avevamo indicato come molto probabile nell’ultima analisi pubblicata sabato, ovvero ribassista. L’attacco al supporto di 5800 Eur, la linea di tendenza che unisce i minimi di febbraio e aprile, appare inevitabile e qui capiremo se il lungo consolidamento che da febbraio ha interrotto il violento ribasso partito a dicembre 2017, è una lunga fase distributiva che prelude ad una nuova gamba ribassista.

Ovviamente a quel punto si guarderebbe a 4743, il minimo di novembre 2017 e febbraio 2018, come ultimo appiglio prima di un inaspettato quanto clamoroso ribasso che metterebbe la parola fine al bull market di Bitcoin.

Iota Eur

Dopo aver sfiorato la bullish trend line in essere da luglio 2017, Iota sta laboriosamente tentando un rimbalzo. Il minimo di 1.15 appare a nostro parere destinato ad essere messo sotto pressione magari insidiando anche quelle certezze che sembravano aver acquisito i compratori di Iota dopo il rialzo di fine maggio – inizio giugno. Questa view viene supportata da uno Stochastic Momentum Index che tendenzialmente deve scaricare gli eccessi rialzisti e scivolare sotto -50 prima di una reazione verso l’alto.

Iota era uscito da una tipica configurazione a cuneo nel mese di aprile che preludeva ad un’inversione di tendenza di quella negatività che da dicembre aveva attanagliato la criptovaluta. Il movimento c’è stato ma non è andato oltre 2.25, il 38.2% di ritracciamento dell’intera discesa. Poi un testa e spalla ribassista ha colpito Iota con il rimbalzo che ha fermato la sua corsa prima della spalla destra. Quella sarebbe stata la negazione di un segnale che a questo punto rischia di riportare Iota sui minimi di aprile.

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