Bitcoin EUR
L’orso non accenna a mollare la presa su bitcoin con il draw down dai massimi di dicembre arrivato fino a -61%. Con il minimo di 7625 Usd la correzione è seconda solo a quella del 2013 quando bitcoin perse il 70%. Altri tempi, altri prezzi, e soprattutto altra capitalizzazione di mercato. Ma anche altro interessa da parte di media ed economisti. Considerando che ne ha azzeccate veramente poche dopo lo sboom dei mutui subprime, la presa di posizione di doctor Doom, Nouriel Roubini http://fortune.com/2018/02/02/bitcoin-bubble-nouriel-roubini/ potrebbe essere un primo segnale di bottom.
Le notizie negative si sono accumulate tutte assieme nelle ultime settimane. Le ostilità coreane, cinesi ed indiane si sono sommate alle difficoltà di Bitfinex, piattaforma di scambio sulla quale in America è stata aperta un’inchiesta ed il divieto di Facebook a fare pubblicità su criptovalute sulla propria piattaforma. Avrà già scontato tutto bitcoin? In questo può aiutarci l’analisi tecnica.
Con la discesa di venerdì i prezzi sono andati a colmare il gap di novembre chiudendo però sopra questa soglia tecnica di 8340. Un buon segnale che si abbina all’ottimo supporto fornito dalla media mobile a 200 giorni di 7500 Usd ed alla figura cosiddetta a martello che gli amanti della teoria delle candele giapponesi definiscono figura di inversione rialzista o comunque di stop nel ribasso.
I tre minimi primari di questo movimento correttivo di bitcoin si uniscono proprio in corrispondenza del minimo di venerdì e se anche bear market sarà, allora possiamo ragionevolmente pensare che nei prossimi giorni un rimbalzo verso le resistenze comprese tra 11 mila e 12 mila Usd.
Oscillatori come l’RSI sono in ipervenduto dilagante, ma questo in fase ribassista non necessariamente avalla l’idea di una ripresa del rialzo. Servono divergenze tra RSI e prezzi che al momento non ci sono, ma i casi di marzo e settembre sono lì a confermare che chi è rimasto fuori finora potrebbe ricominciare a costruire posizioni lunghe su BTC.
Zcash Eur
In diverse occasioni abbiamo espresso la nostra preferenza per Zcash il quale doveva però smaltire gli eccessi accumulati tra 600 e 700 Eur dove è stato formalizzato una sorta di doppio massimo. I prezzi hanno così cominciato il 2018 praticamente a senso unico con una discesa che ha più che dimezzato le quotazioni portandole a 250 Eur.
Il momento è particolarmente importante perché la chiusura di venerdì ha formalizzato un hammer teoricamente favorevole ad un rimbalzo nell’immediato. Teniamo anche conto che Zcash si è rifiutato di scendere sotto la precedente zona di resistenza che aveva arginato i prezzi per tutta la seconda metà del 2017 ed oltre la quale c’era stata una vera e propria esplosione verso l’alto.
L’oscillatore stocastico sembrerebbe confortare sulla capacità di area 300 di arginare i ribassi. Come si vede dal grafico oltre all’ipervenduto si sta infatti creando una tipico segnale bullish dell’oscillatore stesso.
Per avere la conferma di un’uscita definitiva da questa fase negativa servirà comunque una chiusura superiore a 415 Eur.
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