Criptovalute: il colosso usa delle telecomunicazioni AT & T accetta pagamenti in bitcoin attraverso BitPay

Qui in Italia la notizia magari potrà sembrare niente di che, ma vi assicuro che nella giornata di ieri la mia TL sui social è letteralmente impazzita; per gli appassionati che vivono negli USA, infatti, il comunicato stampa di ieri 23 maggio rappresenta una tappa fondamentale nel processo di adesione di massa alle criptovalute. Andiamo con ordine, però, e tentiamo di spiegare perché questa notizia è così importante; per prima cosa occorre spiegare che AT&T (acronimo di American Telephone and Telegraph) è una compagnia telefonica statunitense con sede a San Antonio, Texas. Fondata nel 1885 oggi fornisce servizi voce, video e trasferimento dati via Internet a privati, aziende e agenzie governative in 127 paesi nel mondo; stiamo quindi parlando di una delle più grandi aziende nel settore telecomunicazioni a livello internazionale. Bene, col comunicato di ieri AT&T conferma ufficialmente di essere pronta ad accettare pagamenti in criptovaluta per il saldo delle bollette telefoniche online; tutto questo grazie a una partnership con BitPay che mette quindi a segno un nuovo colpo per consolidare la propria posizione sul mercato e favorire la diffusione di bitcoin come mezzo di pagamento. Intervistato in merito Kevin McDorman, vice presidente di AT&T Communications Finance Business Operations, ha dichiarato:

Corporate Traveller

“Abbiamo clienti che utilizzano la criptovaluta e siamo felici di poter offrire loro un modo per pagare le bollette con il metodo che preferiscono”.

L’interesse dell’azienda per la tecnologia blockchain, in ogni caso, era già noto, appena pochi mesi fa, infatti, alla fine del 2018, AT&T annunciò di aver iniziato a lavorare a una suite di soluzioni blockchain compatibili con Microsoft Azure e la IBM Blockchain Platform con l’obiettivo di migliorare la trasparenza delle catene di approvvigionamento più complesse, responsabilizzando i clienti istituzionali in settori quali produzione, vendita al dettaglio e assistenza sanitaria. Il colosso statunitense delle telecomunicazioni ha anche depositato una domanda di brevetto, pubblicata dal US Patent and Trademark Office (USPTO) a dicembre scorso. La decisione di accettare pagamenti in bitcoin e criptovalute, quindi, appariva essere solo questione di tempo e infatti finalmente nella giornata di ieri l’annuncio è arrivato; non si tratta, per concludere, di una news di poco conto per il semplice fatto che se vogliamo che le criptovalute si impongano come metodo di pagamento a livello internazionale è necessario che sempre più aziende accettino pagamenti con questo tipo di modalità. Il fatto poi che un’azienda della rilevanza di AT&T si muova in questa direzione rappresenta certamente un incentivo per molte aziende più piccole a seguire la stessa strada; si crea quindi un effetto emulazione, che induce tantissime altre aziende a decidere di integrare anche loro la possibilità per i propri clienti di pagare con criptovaluta. Indipendentemente da quello che possono sostenere le istituzioni, quindi, appare ormai sempre più inevitabile che il futuro dei pagamenti online passi per le monete crittografate.

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