La Blockchain nel trattamento dei dati sanitari – sviluppi e prospettive

Trattamento dei dati sanitari: come la blockchain migliorerà la nostra salute proteggendo al contempo la nostra privacy

Quello della condivisione dei dati sanitari è diventato di recente un tema centrale nel dibattito pubblico, se da un lato, infatti, è innegabile che la ricerca scientifica in campo medico non possa prescindere dall’analisi di grandi volumi di dati e che tragga da questo tipo di analisi enorme giovamento è anche vero che questo pone tutta una serie di problemi a livello di privacy. Il problema della privacy sui dati sanitari è molto più vasto di quanto possa apparire, non c’è solo il tema relativo a quali aziende possano mettere le mani sui nostri dati e con quali intenti, ci sono anche questioni più sottili ma non per questo meno rilevanti; proviamo a pensare ad esempio cosa succederebbe a un sieropositivo se la sua sieropositività diventasse di dominio pubblico. La prima conseguenza sarebbe, come è facile immaginare, che (anche a causa di ignoranza, e su questo non v’è dubbio alcuno) le possibilità che quella persona possa finire col perdere il lavoro o comunque con non riuscire a trovarne uno sono molto alte; anche se tutti noi sappiamo che le persone sieropositive non sono un pericolo per la società e che è folle trattarle come fossero degli untori, la verità è che il pregiudizio verso questi malati non è mai stato sradicato e quindi non risulta poi così inverosimile immaginare che se la sieropositività di una persona diventasse di dominio pubblico quella stessa persona potrebbe correre concretamente il rischio di finire licenziata, mobbizzata o comunque emarginata. Ma quello della condivisione dei dati e della privacy è solo uno degli aspetti della questione, ve ne sono in realtà molti altri tra i quali potrei citare la sicurezza della filiera di controllo dei farmaci, i trial clinici, lo studio del genoma umano e la gestione delle cartelle cliniche dei pazienti (solo per citarne alcuni); anche in questo caso, per fortuna, la blockchain viene in nostro soccorso trovando una serie di soluzioni semplici e già oggi praticabili a questi temi. Nei prossimi paragrafi proveremo ad indagare come questo sia possibile e quali sono le soluzioni possibili per ognuno di questi temi.

Blockchain e condivisione di dati sanitari e privacy

Innanzitutto la blockchain rende possibile la condivisione dei dati in forma completamente anonima e già questo rappresenta un importante passo in avanti rispetto alla situazione attuale; ma c’è di più, grazie agli smart-contract, infatti, è possibile sbloccare la condivisione dei dati solo in presenza di determinate condizioni e a beneficio di “entità” (medici, strutture sanitarie, aziende, etc) preventivamente stabilite dal singolo utente. La cartella clinica di un determinato paziente, ad esempio, si potrebbe sbloccare e divenire quindi visibile solo in presenza di determinate condizioni, ma lo stesso può valere anche per il testamento biologico e una quantità enorme di ulteriori informazioni.

Blockchain e coperture assicurative

Il ricorso alla blockchain nell’ambito delle assicurazioni sanitarie presenta una serie infinita di vantaggi tanto per i clienti quanto per le stesse società assicuratrici; lato cliente è noto che le assicurazioni (sostanzialmente ovunque nel mondo) possono essere molto lente nell’erogare quanto previsto dai vari contratti e spesso (ed oserei dire volentieri) finiscono col tentare di appellarsi ad ogni minimo cavillo pur di non erogare alcun importo. Anche qui gli smart-contract potrebbero risolvere tutti questi problemi, semplificando notevolmente la gestione burocratica, facilitando l’erogazione delle somme di denaro a beneficio dei sottoscrittori della polizza e eliminando per sempre alcuni degli aspetti più sgradevoli tipici di questo genere di servizi. Dal canto delle aziende, invece, il ricorso alla blockchain rappresenta un’importante tutela dal rischio di frode; tutto il sistema ne avrebbe un ritorno importante in termini di fiducia da cui tutte le parti in gioco non potrebbero che trarre giovamento.

Blockchain e sicurezza della filiera del farmaco

Sappiamo bene come nonostante la filiera di controllo dei farmaci sia pensata per garantire la massima sicurezza ai consumatori fenomeni come l’illegalità e il conflitto di interessi finiscono spesso per mettere a repentaglio la salute dei consumatori; la blockchain permette un monitoraggio sostanzialmente perfetto di ogni singolo farmaco e di ogni singolo lotto immesso sul mercato, se ne possono tracciare tutti i movimenti ed è quindi possibile scoprire ogni potenziale pericolo (incluse le truffe) tempestivamente senza mettere a repentaglio la salute dei consumatori.

Blockchain e sicurezza dei trial clinici

Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di conflitti d’interesse e quale conflitto maggiore di quello di un’azienda farmaceutica che magari ha speso decine di milioni per sviluppare un farmaco e rischia di vedere andare in fumo quell’investimento se il farmaco in questione non dovesse superare i trial clinici; scandali relativi a dati manipolati o alterati durante i trial nella storia della farmacologia ce ne sono a bizzeffe. Grazie alla blockchain è possibile evitare che questo avvenga proprio perché una volta che un dato viene registrato sulla “catena di blocchi” (come ogni bitcoiners sa) questo non può più essere più alterato o modificato in alcun modo

Blockchain e studio del genoma umano

Per comprendere l’importanza di questo tipo di applicazioni della blockchain può essere utile prendere piede da uno scandalo avvenuto di recente che magari non tutti conoscono; qualche tempo fa in Sardegna (precisamente nell’Ogliastra) i cittadini che fanno parte di una delle comunità più longeve al mondo sono stati coinvolti nella costruzione di una banca dati del genoma il cui scopo era proprio quello di capire come e perché gli abitanti di questa parte dell’isola siano così longevi. Il Parco Genos (così si chiama la struttura) raccoglie il genoma di decine di migliaia di cittadini che hanno offerto vari tipi di campioni gratuitamente per consentire questo tipo di ricerca. Qualche anno dopo, nell’agosto 2016, salta fuori che più di ventimila provette sono state rubate dal parco genos e non si sa più che fine abbiano fatto; anche in questo caso la blockchain ci viene in aiuto. I dati di questo tipo, infatti, non solo potrebbero essere archiviati su blockchain ma ogni cittadino avrebbe così facoltà di decidere a beneficio di chi tali dati possano essere resi disponibili e magari ricevere anche un compenso per avere messo a disposizione il proprio DNA.

Conclusioni

Di solito prima di concludere i nostri articoli siamo abituati a fare una rapida panoramica dei progetti che si occupano strettamente dell’argomento del nostro post, in questo caso non ho reputato opportuno farlo per il semplice motivo che in questa fase quasi tutti i progetti blockchain sviluppati in ambito sanitario si occupano più o meno della stessa cosa e cioè della condivisione dei dati; a fronte di questo sarebbe stato abbastanza inutile elencare dei progetti che sostanzialmente sono tutti molto simili tra loro. Anche se bitcoin esiste ormai da dieci anni quello che è importante capire è che solo oggi iniziamo a intravedere le vere potenzialità della tecnologia blockchain e ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che questa tecnologia si sviluppi in tutte le sue varie sfaccettature; in questa fase ciò che vediamo è che tutti gli sviluppatori si fiondano contemporaneamente su quei progetti che presentano maggiori margini di crescita tendendo a sacrificare il resto. Se in questa fase, quindi, gli sviluppatori sono quasi tutti orientati a dare vita a sistemi che consentano la condivisione anonima dei dati sanitari nel prossimo futuro, quando questa branca sarà satura, il settore inizierà ad allargarsi tentando di fornire una soluzione concreta a tutti i vari problemi che riguardano il mondo della sanità e che in questo articolo abbiamo tentato di elencare nella maniera più completa possibile (compatibilmente con quelle che sono le mie competenze relative al mondo della salute e della medicina). Sicuramente ci saranno ancora decine di casi d’uso che non sono stato capace di vedere e che perciò non ho potuto trattare nel corso di questo articolo; ma quello che penso appaia chiaro a chiunque è che la blockchain rappresenta sotto molti punti di vista l’unica soluzione possibile a una serie di problemi che riguardano il comparto della salute e che da decenni si tentava di risolvere senza trovare una strada concretamente praticabile.

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