Criptovalute Emergenti – Febbraio 2018

Gli ultimi 30 giorni sono stati di fuoco per la maggior parte delle criptovalute. Il rosso di questo periodo è andato ad annullare la maggior parte degli avanzamenti fatti dalle cripto nel mese di Dicembre. Anche dal punto di vista della liquidità del mercato, Gennaio ha segnato un ritorno al passato con un market cap sostanzialmente dimezzato rispetto a fine 2017, dove si era toccato cifra 800 miliardi di Dollari, mentre adesso si attesta sui $400 miliardi.

Le ragioni del calo sono principalmente da imputare al sentimento di sfiducia che si è materializzato attorno al Bitcoin nel mese di Gennaio. Tale sentimento è dovuto ai movimenti in materia di regolamentazioni che sono stati effettuati dai governi asiatici e che hanno ristretto l’operatività sulle criptovalute. Mentre la Cina ha optato per il bando del trading su criptovalute, la Corea del Sud ha imposto dei controlli più stringenti, raffreddando il clima di euforia che si era creato a fine 2017, a seguito del lancio dei mercati dei Futures.

Criptovalute Emergenti di Febbraio 2018

Andiamo a vedere nello specifico quali sono state le performances per ogni criptovaluta principale:

#NameSymbolMarket Cap  OggiPrezzo OggiPrezzo 30 ggPos diff
1BTC BitcoinBTC$144,345,464,800$8,560$15,299.100
2ETH EthereumETH$81,854,535,322$839$1,255.890
3XRP RippleXRP$40,240,736,782$1$2.430
4BCH Bitcoin CashBCH$20,561,692,046$1,212$2,502.870
5ADA CardanoADA$9,494,311,742$0$0.890
6LTC LitecoinLTC$8,551,223,169$155$255.89-1
7NEO NEONEO$7,163,975,000$110$122.18-5
8XLM StellarXLM$7,024,005,497$0$0.650
9EOS EOSEOS$5,863,362,685$9$9.53-5
10MIOTA IOTAMIOTA$4,909,373,158$2$3.751

Il Bitcoin ha subito una pesante battuta d’arresto scendendo da una valutazione di $15000 Dollari ad un valore di $8500 e toccando minimi addirittura inferiori ai $6000.

Se il BTC ha perso il 44% del proprio valore, ci sono altre cripto che hanno perso più del 50%, come Ripple, Bitcoin Cash e Cardano, che hanno dissipato rispettivamente il 58%, il 52% ed il 59% del proprio valore.

Le note positive sono poche, vista la congiuntura negativa. Ad ogni modo, seppur con quotazioni leggermente in calo, in questi ultimi 30 giorni si sono distinte due criptovalute per le loro prestazioni: NEO e EOS.

NEO, progetto lanciato ad Agosto 2016 come Antshares e poi ribrandizzato, è il corrispettivo Cinese di Ethereum. NEO ha avuto una crescita costante nell’ultimo semestre del 2017, annunciando nuove partnership e nuovi sviluppi. In questo periodo negativo, ha mantenuto stabilmente una quotazione superiore a $100, che gli vale la 7ma posizione come capitalizzazione.

EOS è un nuovo progetto, lanciato nel 2017, che si propone di diventare un sistema operativo decentralizzato sul quale poter lanciare applicazioni, a loro volta decentralizzate. EOS è uno dei maggiori concorrenti di Ethereum, insieme a NEO. Le discriminanti che renderebbero EOS più appetibile rispetto ad Ethereum sono 2:

  • La rimozione completa delle fees.
  • La possibilità di gestire milioni di transazioni al secondo.

Essendo queste le due caratteristiche che preoccupano di più gli utilizzatori di Ethereum, ovvero i costi delle operazioni e la scalabilità della rete, è chiaro che se il team di EOS dovesse riuscire a portare a termine tali obiettivi si creerebbero i presupposti per un importante vantaggio di mercato. Lo stesso ovviamente vale per NEO, che punta anch’esso ad un utilizzo più efficiente dell’idea lanciata da Ethereum.

Al momento Ethereum è ancora il progetto leader per quanto riguarda gli smart contract e le dApps. Lo conferma anche il fatto che, nell’ultimo mese, ha perso una porzione di mercato minore rispetto a Bitcoin, scivolando dal massimo di $1255 a $840, ovvero tornando sui livelli dei primi di Gennaio.

Questo scenario lascia presagire che le blockchain legate ad un utilizzo come quello di Ethereum sono state previlegiate dagli investitori in questo periodo turbolento, e che nei prossimi mesi potremmo vedere degli interessanti sviluppi in questa direzione.

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