Le bande di Bollinger sui mercati virtuali

Anche nel trading criptovalutario le bande di Bollinger costituiscono un riferimento importante di analisi tecnica. Infatti per quanto il mercato virtuale costituisca una piazza finanziaria piuttosto giovane, i metodi di utilizzo di questo strumento risultano un utile contributo ai fini delle operazioni di trading che vedano come sottostante o rapporto di cambio una criptovaluta. Le bande di Bollinger sono considerate dagli analisti attuali come uno degli strumenti più efficaci tra gli indicatori di analisi tradizionale. Nel dettaglio rappresentano un indicatore di volatilità del mercato di riferimento sebbene risolvano anche altre importanti funzioni tra le quali quelle di individuare le fasi di ipercomprato/ipervenduto e l’ambito di variazione dei prezzi. In virtù delle loro specificità, le bande di Bollinger consentono di intuire come si muoveranno le valute, anticipando probabili inversioni di tendenza.

Le bande di Bollinger peraltro restituiscono la possibilità all’investitore di modulare una strategia vincente e soprattutto funzionale. Di fatto se usate in modo consono possono generare segnali di ingresso a mercato molto affidabili e con ottime aspettative di profitto. Tuttavia prima di dedicarci agli aspetti tecnici e finanziari dello strumento, vediamo un po’ di storia e qualche antecedente su Bollinger, l’inventore dello strumento omonimo. Bollinger è un analista finanziario statunitense, che ha creato le bande ispirandosi alla teoria di John Hust ed illustra la loro logica nel libro “Bollinger on Bollinger Bands” pubblicato nel 2002.

Nel 1980 Bollinger diventa trader indipendente e poco dopo entra a far parte del Financial News Network di cui diverrà capo analista finanziario per un periodo di sette anni. E’ in questo frangente di tempo che Bollinger inizia a pensare alle bande enucleando anche altre teorie di trading proposte nei suoi libri. Nel 2005 vince il Lifetime Award for Outstanding  Achievement in Technical Analysis per il significativo contributo dato all’analisi tecnica classica e alla sua evoluzione. Bollinger in seguito ha fondato la Bollinger Capital Management, di cui è presidente, una società di investimento che gestisce il denaro ed opera investimenti in funzione delle aspettative di analisi tecnica.

COSA SONO LE BANDE DI BOLLINGER ?

Come accennato in precedenza le bande di Bollinger sono uno degli indicatori maggiormente in voga tra i traders di tutto il mondo, in cui la teoria del ricercatore John Hurst fonda le basi della loro costruzione. Secondo questa teoria, attorno al prezzo-quotazione di un asset pesano delle “buste di negoziazione”  (envelopes), misurate con una percentuale che varia tra il 3% ed il 4%. E’ proprio tra queste “buste” che si sviluppano importanti riferimenti di trading segnalate per l’appunto dalle bande di Bollinger.  Nello specifico, le bande di Bollinger replicano una media mobile a 20 periodi del prezzo dello strumento oggetto di analisi, a cui vengono sommate le deviazioni standard della media che formano le “sacche” di cui si è fatto cenno.

Così per ottenere le “buste”, definite envelopes, serve calcolare due medie traslandole una verso l’alto e l’altra verso il basso di una data percentuale. Questo indicatore è stato generato con l’obiettivo di misurare la volatilità del mercato anche se restituisce caratteristiche ancora più specifiche. Di fatto attraverso la combinazione delle bande di Bollinger con altri indicatori è possibile individuare l’inversione delle tendenze in atto ed  il market timing per una migliore entrata dell’operazione speculativa. A questo proposito molti trader ritengono che le bande di Bollinger offrano ottimi segnali di trading, soprattutto affidabili sul piano operativo.

COME SONO STRUTTURATE LE BANDE DI BOLLINGER

Le bande di bollinger sono assemblate nel seguente modo:

  1.  Una media mobile lineare a N giorni, che rappresenta la linea mediana.
  2.  La banda superiore si raggiunge grazie ad una media mobile lineare a cui si somma 2 volte  la   deviazione standard.
  3. La banda inferiore si delinea in virtù di una media mobile lineare a cui si sottrae 2 volte la deviazione standard

Queste curve sono ottenute dallo storico dei prezzi della coppia valutaria analizzata. Di seguito sovrapponendo la curva dell’andamento dei prezzi a queste tre linee si riesce ad osservare la composizione del mercato nel tempo e ad individuare l’area in cui i prezzi sono contenuti.  Tuttavia altrettanto importante è sapere come si utilizzano le bande di Bollinger e come vengono generalmente sfruttate dai traders.

METODI DI IMPIEGO DELLE BANDE DI BOLLINGER

Per fortuna i software delle migliori piattaforme di trading costruiscono automaticamente le bande di Bollinger in base ad un setup definito dall’utente o secondo caratteristiche predefinite. La banda superiore e la banda inferiore individuano rispettivamente aree di resistenza e di supporto dinamiche, in sintesi è come se identificassero fasi di ipercomprato e di ipervenduto. Peraltro quando si è in presenza di una sessione molto volatile le bande si allargano, mentre nei cicli di bassa volatilità le bande si restringono. Inoltre è rilevante la circostanza per cui il prezzo tende perlopiù a tornare verso la linea centrale delle bande secondo quello che viene definito dagli analisti il rimbalzo di Bollinger. In particolare quando la quotazione giunge attorno alla banda superiore e la perfora, il mercato può essere considerato in ipercomprato.

In tal caso sarà meglio aprire una posizione in vendita soprattutto qualora il prezzo rientri all’interno della banda superiore. Viceversa quando il prezzo è in prossimità della banda inferiore e la buca , il mercato è considerato in fase di ipervenduto. In questa circostanza sarà opportuno ordinare una posizione in acquisto specialmente qualora il prezzo rientri all’interno della banda inferiore. In entrambi i casi il take profit dovrebbe essere regolato in corrispondenza della linea centrale. Un ultimo segnale giunge dallo squeeze, ovvero dalla fase in cui le bande si restringono in modo significativo. Dallo squeeze infatti derivano due situazioni probabili: se le candele rompono la banda superiore il prezzo continua a salire, mentre se gli scambi forano la banda inferiore il mercato dovrebbe seguitare a scendere.

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